Alba Adriatica - Stop ai ripascimenti. E' stato invece individuato nelle scogliere frangiflutti l'antidoto contro l'erosione costiera che continua a mangiare ogni anno metri di arenile. Sono questi gli aspetti principali emersi nell'incontro che si tenuto mercoledì in Comune, tra gli operatori (Oba, Albatour e Consorzio Alba Holiday) e l'amministrazione comunale. Non si è trattato di un appuntamento estemporaneo, ma di un preciso percorso già tracciato. Iniziato nello scorso mese di giugno con la petizione indetta da Antonio Bergamante dello chalet La Risacca, dopo l'ennesima mareggiata che ha spazzato decine di metri di spiaggia. Sul tavolo del sindaco sono finite 150 firme raccolte tra gli operatori albensi che invocano l'adozione delle scogliere.
“Tutti, compreso il sindaco, hanno concordato sul fatto che servono interventi strutturali e non transitori - riferisce Bergamante, promotore del comitato anti erosione - negli ultimi cinque anni i soldi spesi per i ripascimenti sono stati buttati all'aria. Purtroppo alla prima mareggiata la sabbia depositata sull'arenile viene spazzata via. Ci ritroviamo con 20 metri di spiaggia in meno, dei quali otto persi quest'estate. Per questo motivo abbiamo chiesto la messa in opera delle scogliere”. Ci sono poi altre ragioni che hanno portato gli operatori albensi a puntare sulle barriere frangiflutti.
“Non possiamo permetterci di contare sugli interventi legati alla disponibilità economica del momento - aggiunge Bergamante - quando non arrivano più i finanziamenti per il ripascimento sono guai seri. Ecco quindi il perchè Alba ha bisogno di un intervento strutturale. Altrimenti le amministrazioni passano e i problemi restano. Adesso saranno il sindaco Franchino Giovannelli e l'assessore al turismo Pierluigi Marziale a sollecitare interventi urgenti. Gli operatori sottolineano come l'amministrazione comunale abbia recepito le richieste avanzate dalla categoria, mettendo a tacere le voci secondo le quali Giovannelli sarebbe contrario al posizionamento delle scogliere.
“Il sindaco si è espresso favorevolmente sull'adozione delle barriere - conclude il promotore del comitato anti erosione - spiegando però che saranno i tecnici incaricati di risolvere il problema erosivo ad individuare le soluzioni migliori”. Si è parlato poi di interventi condivisi che coinvolgano tutta la costa teramana e a tal riguardo tra sette giorni a Giulianova si terrà un incontro a cui parteciperanno tutti i Comuni costieri. L'obiettivo di operatori balneari e albergatori, ma in generale di tutte le forze economiche della città, è quello di convincere le istituzioni regionali a prendere in mano la situazione con interventi risolutori.
“Il tempo delle chiacchiere è finito. Bisogna passare ai fatti” - ripetono all'unisono gli operatori. (Davide Crisci - corriereadriatico.it)
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