La sabbia di Penelope

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Lunedì, 5 Ottobre 2009

 

Strane cose si vedono da circa un mese a Grottammare, lungomare Tesino-sud.

Vomitato a giugno il nero fango per la spiaggia semi-privata dei Principi del Parco, spariti turisti e ombrelloni, da circa un mese la mega-chiatta spara-fango è tornata. Più d’una in realtà, le chiatte, di diverso tipo; alcune sono solo dei TIR per trasporto sabbia.

Chiamiamole, una per tutte, “Penelope”.

Penelope – gigantesca bestia dai trampoli retrattili e dal respiro pleistocenico – arriva lenta, si spiaggia vicino a riva. Soffia, succhia, sputa, romba, gorgoglia e zac: vomita in acqua una piramide (a volte due) di sabbia alta svariati metri, incomprensibile Mont-Saint-Michel de noantri.

Intorno, l’acqua si agglomera in nauseanti gomitoli giallastri. Un ordito di melmose pozzanghere sulla nefasta spiaggia nera, le schifano pure i gabbiani.

Penelope lavora per ore. Spettacolare, risucchia pubblico nomade tra camminatori e ciclisti. Gli stanziali pensionati si sono ritagliati panoramica galleria con sedie da bar sotto l’ombra rada.

Penelope lavora anche di sera, enormi fari ne ingigantiscono i contorni.… anche gli straordinari, povera.

Fino a tarda sera … Ma già alle prime luci dell’alba, appena a qualche ora dall’innalzamento della piramide, NON C’E’ PIU’ NIENTE!

Non un segno, pur minimo, della montagna di sabbia che c’era.... E nessuna mareggiata o altro fenomeno che ne spieghi la sparizione. Zero tracce. Come non ci fosse mai stato nulla.

Strana performance, in scena da diverse settimane. E duplice mistero.

Misteriose – per scopo funzione e composizione - le nere piramidi fangose con riccioli di gialle schifezze melmose per cornice. E misteriosa la ciclica sparizione delle stesse in pochissime ore.

A meno di non ipotizzare interventi extraterrestri, come nella pampa di Nazca, noi terrestri vorremmo sapere perché Penelope costruisce la sua montagna di sera e la disfa di mattina.

Di quale Ulisse è in attesa? Di quali avidi Proci si prende gioco?

Vorremmo saperlo, magari con sul posto un cartello che, rispettoso dei cittadini, informi di qual sorta di lavori si tratti, quali e quanti soldi (pubblici? privati?) la nostra Penelope ingoi e perchè. E quanto inquini ‘sto andirivieni di bestioni non certo con motori Euro5. Soprattutto vorremmo si affiggessero le analisi del cupo miscuglio…Per non aver problemi ad accattare la prossima Bandiera Blu.

Dovremmo saperlo anche dalla stampa. Macchè! Non una sillaba, non una foto dai nostrani giornalisti d’assalto, campioni di coraggiose inchieste, ostinati nemici di ogni servile velina..

Eppure Penelope va e viene da più d’un mese, vomita e cancella, sotto gli occhi di tutti…

Ma i nostri giornalisti chissà dove stanno…magari a Roma, a manifestare per la libertà e l’ indipendenza di informazione…

N.B./ Anche poco fa, alle19.45 – già buio - Penelope vomitava sabbia scura - getto alto e potente - alla luce dei suoi fari.

E’ domenica sera. Perché? E domani all’alba, sarà tutto sparito? (Sara Di Giuseppe)

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