San Benedetto del Tronto - Una lettera al presidente della Provincia di Ascoli Piero Celani per sollecitare la ripartenza dell'iter di istituzione del Parco Marino del Piceno: se ne farà promotore l'assessore all'ambiente del Comune di San Benedetto Paolo Canducci, nella speranza di rianimare l'area marina protetta prima frenata e ora proprio incagliata tra lungaggini ministeriali, cambio dei vertici provinciali e mancanza di fondi. La Provincia di Ascoli è l'ente capofila dei Comuni (rimasti solo quelli marchigiani da San Benedetto a Pedaso dopo l'uscita di Martinsicuro che ha tagliato fuori, suo malgrado, anche Alba Adriatica) che hanno avviato assieme il procedimento per istituire il Parco Marino del Piceno ed è in questa veste che Canducci chiederà a Celani di farsi portavoce presso il Ministero dell'Ambiente di una nuova proposta per istituire finalmente l'ente gestore dell'area marina protetta, l'ultimo passo sul quale il Parco si è arenato. “L'iter si è fermato per la mancanza di fondi – ha spiegato martedì Canducci a margine del meeting delle aree protette costiere dell'Adriatico all'Unicram – al presidente Celani chiederemo di proporre al ministero di utilizzare le risorse versate negli anni da tutti i Comuni che partecipano al Parco”. (corriereadriatico.it)
PS: la speranza non
basta. L'assessore Canducci ha strumenti e anche una
voce che, se vuole seriamente utilizzare, lo
metterebbero nelle condizioni di muovere ben più di
una speranza.
I fondi? Per
l'istituzione pratica, se non vado errato, stiamo
parlando di 250.000 Euro, il prezzo di un medio
appartamento in città. Non è questo il motivo, non
può essere questo. Non è quello vero. Sono
sempre invece più palesi gli interessi rivolti ad un
progetto di conversione e trasformazione, nel tempo,
di quelle che sono le caratteristiche peculiari
della nostra cittadina e del nostro territorio. Ma
non saranno di certo gli abitanti a decidere. Forse
nemmeno i politici locali.
Il Parco Marino del
Piceno non è all'interno di questo progetto e la
prova evidente è ciò che sta accadendo accanto al
porto di San Benedetto del Tronto: se il Parco
marino fosse stata oggi una realtà dove credete
avrebbero potuto realizzare la beneamata cassa di
colmata? In un'area marina protetta?
Quando poi a causa
dei prezzi di mercato per i pescatori non diventa
nemmeno più conveniente uscire in pesca, oppure come
in altre zone del nostro Belpaese per gli allevatori
produrre latte o per gli agricoltori coltivare i
pomodori (e questo sta già avvenendo), allora ci
faranno anche credere, convincendoci, che la
trasformazione, la riconversione dell'economia
cittadina sarà addirittura una grande opportunità da
cogliere al volo e da non farsi scappare.
Ma la realtà è e
sarà un'altra perché, come dice un saggio: "tra
il dire e il fare c'é di mezzo il mare, ma tra il
giusto e il vero c'é di mezzo il Cielo"
Svegliamoci,Svegliatevi, svegliateci (Riego Gambini)
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