E' salito a tredici il bilancio delle vittime provocate dal maltempo nel Messinese e una ventina risultano i dispersi. Le cifre continuano drammaticamente a salire, aggiornate dalla Protezione civile . Il Consiglio dei ministri ha varato lo stato di emergenza per il nubifragio a Messina. La frazione di Giampilieri, a circa 20 chilometri a sud del capoluogo, è rimasta a lungo isolata; i primi soccorritori parlano di due palazzine franate.
Situazione critica
anche a Scaletta Zanclea e Santo Stefano Briga. Nella notte decine di persone sono state evacuate dalle loro abitazioni e hanno trovato riparo in scuole e caserme. A causa delle frane sono state chiuse la statale 114, l'autostrada A18 e il tratto ferroviario all'altezza di Giampilieri Scaletta. Gli uomini della Protezione Civile e i Vigili del Fuoco scavano tra i detriti alla ricerca di eventuali dispersi.
Persone sui tetti. Sarebbero decine le persone salite sui tetti nel Messinese per salvarsi. Le loro abitazioni sarebbero allagate e invase da fango. Lo si apprende dai vigili del fuoco che stanno operando sul posto con due elicotteri decollati dalla base di Catania. Un terzo sta per arrivare in zona da Roma.
Giampilieri, travolte due palazzine. Secondo le informazioni comunicate dai primi soccorritori giunti a Giampilieri, un costone roccioso sarebbe franato travolgendo alcune palazzine sottostanti. Le squadre dei vigili del fuoco e della Protezione Civile stanno scavando nel fango per accertare la presenza di eventuali vittime. La Protezione Civile ha organizzato un centro di primo soccorso per gli abitanti di Giampilieri nel plesso della scuola elementare Leonardo Da Vinci.
Estratta viva dalle macerie. La guardia forestale e gli addetti dell'antincendio della Regione siciliana hanno raggiunto a piedi la zona di Altolia (Messina), e hanno estratto dalle macerie una persona ancora viva. «Tutto il personale del dipartimento Foreste dell'assessorato all'Agricoltura - ha confermato l'assessore Cimino - è impegnato nelle operazioni di soccorso e sono già stati attivati i turni degli uomini dell'antincendio e delle guardie forestali di tutte le province siciliane».
Il sindaco di Scaletta. «È un disastro. C'è fango ovunque. Solo qui da noi i morti sarebbero sei, ma mi dicono che il bilancio potrebbe salire». Sconvolto Mario Briguglio, il sindaco di Scaletta Zanclea descrive la drammatica situazione del paese. «Due anni fa era successa la stessa cosa: una violenta alluvione ci aveva messo in ginocchio. Fortunatamente allora non c'erano stati morti».
Identificate le prime 5 vittime. Si tratta di Pasquale Bruno, 40 anni, che è stato travolto e soffocato dal fango nella piazza di Giampilieri, e un pensionato di 70 anni, Francesco De Luca, annegato nello scantinato della sua casa rurale, in contrada Vallone, sempre in territorio di Giampilieri. Roberto Carullo, sovrintendente della Polizia ferroviaria, è stato trovato cadavere dai soccorritori all'interno di un'automobile travolta da un torrente nei pressi di Scaletta Zanclea. I soccorritori hanno identificato anche un pensionato di ottant'anni, Martino Scibilia, il cui cadavere è stato recuperato all'interno della sua abitazione a Scaletta Zanclea. Identificata anche la quinta vittima, è Salvatore Scionti, 64 anni, morto nella sua abitazione di Scaletta Zanclea. Il corpo senza vita dell'anziano è stato scoperto dal figlio.
15 feriti ricoverati. Quindici persone sono state ricoverate al Policlinico di Messina per le ferite riportate durante il nubifragio. Due sarebbero in gravi condizioni. Tra i 15 anche due persone ustionate nello scoppio di una bombola di gas a causa della frana che ha travolto il paese di Scaletta.
Soccorsi dalla Guardia Costiera. Sono circa 50 le persone che sono state trasferite dalle zone costiere sul pattugliatore della Guardia costiera mobilitato per l'emergenza: dei 50 a bordo della nave anche «molti feriti». Lo riferiscono al comando generale delle Capitanerie di Porto. Il pattugliatore è stato intanto sostituito al largo della costa da un'altra unità dello stesso tipo, sempre della Guardia costiera.
Sospesa circolazione ferroviaria. La circolazione ferroviaria è sospesa da ieri sera fra Messina e Santa Teresa Riva, sulla linea che collega Catania e la Città dello Stretto. Lo affermano le Ferrovie dello Stato. I detriti causati dal maltempo hanno invaso i binari in più punti della linea ferroviaria. La contemporanea chiusura dell'autostrada e della strada statale 114 non consente a Trenitalia di attivare il servizio di autobus sostitutivi per i treni regionali. Per i viaggiatori dei treni a lunga percorrenza il trasferimento viene effettuato con bus tra Catania e Termini Imerese (Palermo). I tecnici di Rete ferroviaria italiana sono al lavoro per liberare la sede ferroviaria dai detriti e ripristinare la circolazione. Ferrovie dello Stato invita la clientela a non mettersi in viaggio se non è strettamente necessario.
Bertolaso: situazione molto critica. «La situazione è molto critica e molto seria». Lo ha detto il Capo dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, dopo avere sorvolato in elicottero le zone di Giampilieri e Scaletta Zanclea, nel messinese. «La zona è raggiungibile attraverso due vallate molto strette - ha spiegato - che sono completamente invase dal fango. Le strade si sono sbriciolate. Stiamo cercando di avere un quadro completo della situazione attraverso i sopralluoghi dall'alto degli elicotteri». Il sottosegretario è appena giunto presso l'unità di crisi istituita a Messina e sta per partecipare a un vertice con il prefetto Francesco Alecci e il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca.
Zona di 3,5 km invasa dal fango. È una zona di circa 3,5 chilometri tra i comuni di Scaletta Marina, Giampilieri, Briga e Scaletta Zanchea, quella più colpita dal nubifragio. Nella zona ci sono state diverse colate di fango che hanno invaso sia la strada statale che i binari, oltre che a smottamenti e a frane. Al momento i soccorritori, spiega il responsabile delle emergenze del dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, stanno lavorando al ripristino della viabilità e , allo stesso tempo, alle operazioni di scavo per recuperare eventuali dispersi sotto il fango. I soccorsi sono resi ancora più difficili dal fatto che vi sono alcune zone dei comuni più colpiti dove i mezzi di soccorso non sono ancora riusciti ad arrivare a causa del fango. (ilmessaggero.it)
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