Storia breve dedicata agli abitanti della Terra e del Mare Piceno
e al Presidente di questa Provincia
C’era una volta, in un Regno non lontano da qui, un giovane imprenditore di successo che possedeva tanti talenti e anche qualche virtù. Quest’uomo, anche se poco più che quarantenne, negli anni era riuscito a raggiungere traguardi che gli altri abitanti di quel Regno avrebbero potuto solo continuare a sognare. Per raggiungere tali traguardi il giovane imprenditore di successo aveva però utilizzato ogni mezzo a sua disposizione, dimenticando e tralasciando non solo l’amore dei suoi cari ma addirittura se stesso. Alla sua vita aveva anteposto tutti gli obiettivi che nel tempo si era prefisso di raggiungere perché questo era ciò che aveva appreso in tutte le scuole che aveva frequentato con grande profitto. Solo durante i primissimi anni della sua erudizione un giovane maestro gli aveva raccontato alcune storie di cui però sembrava non aver più memoria, mentre le regole e i principi degli studi più recenti erano scritti a lettere di fuoco nella sua mente.
Grande era stata negli anni la determinazione di quel giovane imprenditore di successo, alti i rischi che spesso aveva corso ed enormi le risorse a cui aveva attinto per raggiungere i suoi traguardi. Un giorno però, proprio durante uno dei discorsi che era solito tenere negli atenei di quel Regno, sentì il ritmo del suo cuore farsi irregolare a tal punto da fermare l’espansione del suo petto nella fase d’inspirazione. Con affanno e palese disagio riuscì a portare a termine il suo importante intervento anche se tutti in quella sala avevano compreso cosa gli stesse accadendo.
Il giovane imprenditore di successo appena sceso dal palco fu subito accompagnato presso il più grande centro di ricerca medica e visitato dai più noti e stimati conoscitori della scienza medica di quel Regno, i quali dopo aver effettuato le prime necessarie indagini ed essersi consultati tra loro, lo invitarono a restare nel Centro di ricerca perlomeno quella notte. Dopo essersi riallacciato velocemente la camicia e stretta la cravatta il giovane imprenditore di successo disse loro che non poteva fermarsi dato che il giorno seguente avrebbe dovuto presiedere a un importante convegno che aveva per tema “Lo sfruttamento e l’utilizzo delle risorse nel Regno”. Frettolosamente, mentre stava andando via, concluse dicendo loro che avrebbero potuto comunicargli in seguito gli esiti delle loro indagini e quale medicamento avrebbe dovuto utilizzare per tornare ad essere in buona forma. Il responsabile medico non fece nemmeno in tempo a rispondere perché il giovane imprenditore di successo era già salito sul mezzo che lo attendeva all’uscita.
Poté solo osservare quelle due luci allontanarsi nella notte anche se, qualche istante dopo, percorsi solo pochi metri, le vide arrestarsi bruscamente. Vide una figura scendere dal mezzo prima ancora che questo fosse fermo e poi cadere pesantemente a terra. Il responsabile medico senza esitare un solo istante iniziò a correre verso l’uscita, ma purtroppo fu costretto ad arrestarsi davanti alle porte automatiche dell’ingresso che stranamente non volevano aprirsi. Solo dopo aver violentemente più volte percosso il meccanismo automatico di apertura, come d’incanto bloccato, le porte finalmente si aprirono e a grandi passi percorse la breve distanza che ormai lo separava da quel corpo disteso per terra e che riconobbe poi come quello del giovane imprenditore di successo.
Lo voltò con grande cautela, ma ciò che vide lo fece impallidire. Il giovane imprenditore di successo era morto, la sua camicia che solo pochi minuti prima aveva riabbottonato velocemente era strappata proprio nel mezzo del petto e il suo cuore era misteriosamente scomparso. Al suo posto ora c’era uno spazio incomprensibilmente vuoto di cui il responsabile medico non riusciva a spiegarsi la ragione.
La morte del giovane imprenditore di successo in battibaleno fece il giro del Regno e si ripercosse come un terremoto negli ambienti economici e della finanza dato che molti erano coloro che avevano fatto affari con lui e da tempo attendevano con ansia i grandi profitti e le grandi ricchezze che il giovane imprenditore di successo aveva promesso loro. In breve tempo la società di quel Regno andò in rovina e la disperazione prese il posto delle
egoiche speranze. Ancora oggi gli abitanti di quel Regno attendono invano le ricchezze che avevano così tanto desiderato, le stesse povere ricchezze che avevano fatto dimenticare al giovane imprenditore di successo l’amore dei suoi cari e addirittura se stesso. (Riego Gambini) |