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San Benedetto del Tronto - La paura del contagio c'è. Anche nel nostro territorio. Lo si può rilevare dalla difficoltà di collegarsi telefonicamente con il Servizio igiene e sanità pubblica di Zona 12 dell'Asur. Dove, a meno di non essere molto fortunati, proprio non si riesce a prendere la linea al primo colpo. Linee sovraccariche, decisamente. Numerosissime le chiamate da chi è ansioso di ricevere informazioni sull'influenza "A".
Per quanto riguarda le vaccinazioni, poi, dopo una prima fase riservata al personale sanitario, sono iniziate ormai da diversi giorni anche quelle nei confronti dei privati. In particolare, nei confronti di alcune categorie munite di richiesta medica. La risposta, da parte sua, risulta considerevole. In molti, infatti, hanno deciso di accogliere l'invito, e il servizio di vaccinazioni, pertanto, procede a pieno ritmo. Parlare di allarmismo, in ogni caso, appare eccessivo.
Una moderata preoccupazione, o, quantomeno, una seria attenzione nei confronti della possibilità di contagio, comunque, non difettano di certo. Un'attenzione, d'altra parte, che, seppure enfatizzata dalle vicende e dalla cronaca degli ultimi tempi, nel nostro territorio è, comunque, sempre stata alta. Lo dimostra la circostanza che il "Centro di medicina del viaggiatore e profilassi internazionale", diretto dal dottor Antonio Santone presso il Dipartimento di prevenzione di San Benedetto, da tempo è uno dei fiori all'occhiello della sanità pubblica. In continua crescita, conta ormai un'utenza notevole, proveniente anche da fuori Zona e, spesso, anche da fuori Regione.
Quali sono i rischi di contagio?
"Non sono soltanto quelli dell'influenza, ma ne esistono di ben maggiori, e ben più gravi, per quanti, per le ragioni più disparate, decidono di spostarsi verso determinate zone. Naturalmente per chi non adotta le opportune precauzioni".
I consigli che sente di dover dare?
"Da parte mia e della mia équipe - formata delle assistenti sanitarie Anna Amabili, Tiziana Faienza, Sandra Emili ed Elisabetta Giovannelli -, è di andare per tempo, prima di affrontare un viaggio, presso l'Ambulatorio di medicina del viaggiatore di Piazza Nardone. Soprattutto, se si è diretti verso determinate località quali l'Africa sub- sahariana, in particolare Tanzania o Kenya, il Sud America, l'Amazzonia, l'America centrale e il Sud - Est asiatico, o, più in generale, verso quei Paesi in via di sviluppo dove possono risultare più carenti le condizioni igienico- sanitarie".
Quali le raccomandazioni?
"La raccomandazione è che i viaggiatori si presentino al nostro ambulatorio un po' di tempo prima della partenza, sia per le vaccinazioni sia per i consigli sanitari che, in questo modo, potranno essere il più personalizzati possibile, sia per la profilassi internazionale contro la malaria".
Come vi muovete?
"Proprio grazie alle attente valutazioni degli operatori, seguite ai colloqui con gli utenti, che è possibile redigere programmi personalizzati e stabilire un protocollo operativo di profilassi internazionale contro la malaria che tenga in debito conto tutte le caratteristiche di ogni viaggiatore".
Quali altre vaccinazioni sono disponibili?
"Nel Centro, si effettuano le vaccinazioni per la febbre gialla, per la meningite, e, inoltre, consulenze per difendersi dalle malattie emergenti di origine virale e si suggeriscono le norme comportamentali in caso di puntura di insetto. Insomma, l'importanza di questo servizio è ormai un dato di fatto. Confermato da un trend in continua crescita con un sensibile aumento delle prestazioni nei confronti di utenti provenienti da tutte le Marche e dalle regioni limitrofe. Con picchi che si registrano in determinati periodi dell'anno, quali, per l'appunto, quelli che precedono le vacanze".
Qual è il periodo del picco influenzale?
"In questi giorni, ad esempio, l'attività del Centro, è intensissima. I viaggiatori, infatti, si preparano ai viaggi extra- continentali programmati per le festività natalizie. Un'attività che conosce un'intensità analoga nei mesi che precedono le vacanze estive". (Olga Piergallini - corriereadriatico.it)
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