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In 19 mesi 25 suicidi (per ora) a France Télécom. Cinquantenni “profondamente afflitti” per i metodi brutali di management dell’Azienda (piani di mobilità, ristrutturazioni, razionalizzazioni, trasferimenti, della serie adattarsi ad ogni costo…). L’Azienda adesso “ferma i tagli” e licenzia il numero due, pasticcia. Basterà ad arrestare “l’epidemia di suicidi”? Appena un po’ meglio va alla Renault, nel senso che non sono arrivati a 25.
A Grottammare siamo a 200 palme. SUICIDATE [in proporzione, 300 volte più di Télécom]. Ingeriscono punteruolo rosso (rhynchophorus ferrugineus). Al naturale o in ovuli. Sono anche loro mature (di cinquant’anni e più) oppure adulte spedite qui in soggiorno obbligato. Palme grandi, con la testa sulle spalle, mica sbandate giovinastre. Non sono quindi gesti inconsulti. Ma allora, perché le palme della Riviera si suicidano?
Perché non ne possono più. Di vedere il brutto che avanza; delle scogliere, delle orribili milionarie sabbie nere, della nauseante puzza di pellet d’olive marce tre mesi all’anno, delle casse di colmata, dei nuovi lungomari a spese pubbliche per gusti privati, dei parcheggi moltiplicatori di traffico, degli chalet-bunker e dei “Gheddafi”, delle false piste ciclabili che gli finiscono tra le palle, delle luci che le accecano fin nelle parti intime, degli alberghi-mostro, del mare nascosto da muri reti e recinzioni; della nuova orrida edilizia simil-moresca, delle ristrutturazioni-farsa delle estati fracassone, delle potature tardive, ridicole e violente, delle polveri leggere ma pesanti, dei Boschi dell’Allegria che piangono, della maleducazione, dell’approssimazione, dell’inefficienza, della sporcizia nelle strade e nelle teste. Stop, ma l’elenco dovrebbe continuare..
Loro, le palme, sono stufe di “adattarsi”.
“Profondamente afflitte” come i lavoratori di France Télécom, si suicidano [o le suicidiamo noi?] Ormai ha poco senso “fermare i tagli” o accelerarli, cacciare politicanti e finti ambientalisti, licenziare dirigenti rampanti. Le palme chiedono di più, per loro e anche nell’interesse nostro. Disperatamente ci esortano a un’inversione di tendenza reale e immediata nei nostri stili di vita. Altrimenti loro se ne vanno. Ci lasciano a vivere da soli.
Non lo minacciano. Già lo fanno. (Pier Giorgio Camaioni)
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