Durante l’ispezione si è scoperto che aveva messo
fuori uso una delle unità esterne di raffreddamento
che mantengono la temperatura a 1,9 gradi sopra lo
zero assoluto. Una portavoce del Cern ha detto:
L'UCCELLINO- «Supponiamo sia
stato portato da un volatile oppure sia caduto da un
aeroplano di passaggio». Titola il sito
www.smartplanet.com : « Uccellino con Baguette 1
- Big Bang 0». Sembra un buon riassunto. Fin qui, la
vicenda appare divertente e paradossale. Una
macchina studiata per accelerare protoni e ioni
pesanti fino al 99,9999991% della velocità della
luce, e scoprire l’origine dell’universo, bloccata
da una briciola. Il più grande e costoso esperimento
della fisica mondiale sconfitto (temporaneamente)
dalla panetteria quotidiana. Materiale per umoristi
scientifici o scienziati dotati di senso
dell’umorismo.
IL PRECEDENTE «INQUIETANTE» - C’è un precedente, però, che rende la
faccenda fascinosa e/o inquietante (fate voi).
Quando il Large Hadron Collider venne inaugurato, il
10 settembre 2008, un’esplosione di scintille, fumo
ed elio refrigerato lo ha spento. Un incidente
bizzarro, e mai del tutto spiegato. Dennis Overbye,
sul New York Times , ha lanciato una supposizione
(segnalata e tradotta da Enrico De Simone sul sito
L’Occidentale ). L’articolo del NYT è uscito lo
scorso 13 ottobre — quindi PRIMA che il volatile,
l’aeroplano, il caso, il destino o Altro
depositassero mollica di pane nel sincrotrone.
Leggete, e stupitevi. Scriveva Overbye, tre
settimane fa: «... il Large Hadron Collider è pronto
per ripartire (...) Sarà il momento per verificare
una delle più bizzarre e rivoluzionarie teorie
scientifiche mai sentite (...) Sto parlando dell’ipotesi
secondo cui a sabotare il travagliato sincrotrone
sarebbe niente meno che il suo stesso futuro. Una
coppia di affermati fisici ha suggerito che
l’ipotetico bosone di Higgs, che gli scienziati
sperano di produrre grazie all’LHC, potrebbe essere
a tal punto scabroso per la natura che la sua
creazione sarebbe sufficiente a produrre un ritorno
al passato e a fermare il sincrotrone prima che ne
produca uno. Come un viaggiatore del tempo che
tornasse indietro negli anni per uccidere il proprio
nonno » . I fisici in questione sono Holger Bech
Nielsen, dell’Istituto Niels Bohr di Copenhagen, e
il giapponese Masao Ninomiya, dell’Istituto Yukawa
di fisica teorica di Kyoto. «È nelle nostre
previsioni che ogni macchina che produca bosoni di
Higgs abbia cattiva fortuna», ha scritto il dottor
Nielsen in una email. In un testo non ancora
pubblicato — ma citato dal New York Times —
conclude: «Si potrebbe quasi dire che abbiamo un
modello di Dio (...) Anche Lui odia alquanto le
particelle di Higgs, e cerca di evitarle». Con la
mollica di pane?! Perché no: un Onnipotente col
senso dell’umorismo. Avendo a che fare con gentaglia
come noi, Gli serve di sicuro. (Beppe Severgnini - corriere.it)
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