Influenza A, c’è il primo caso

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Mercoledì, 4 Novembre 2009

 

San Benedetto del Tronto - Primo caso di influenza A/H1N1 a San Benedetto. Si tratta di un ragazzino di 11 anni di Monteprandone che nella serata di lunedì è stato ricoverato nell’ospedale di San Benedetto, poi in quello di Ascoli e, infine, trasferito nel presidio pediatrico Salesi di Ancona. E’ qui che è stata diagnosticata l’influenza A/H1N1.

In ragazzino era arrivato al pronto soccorso dell’ospedale di San Benedetto con gravi problemi respiratori. Immediato il sospetto che potesse trattarsi della nuova influenza. E’ stato richiesto il supporto di personale del reparto di rianimazione che ha prestato la sua assistenza. Accertata un’insufficienza respiratoria, si è subito pensato all’influenza A che, generalmente, colpisce proprio i polmoni. Tutto il personale ospedaliero venuto in contatto con il piccolo paziente, in ogni caso, ha indossato mascherine protettive per sicurezza. Il ragazzo è stato poi trasferito in pediatria e da qui, quando ci si è resi definitivamente conto delle sue condizioni, al reparto malattie infettive di Ascoli.

Qui i medici hanno ritenuto che migliori cure potessero essere prestate al Salesi di Ancona e il giovanissimo paziente è stato ulteriormente trasferito.

I sanitari gli si sono subito stretti attorno e, accertato che si trattava proprio di influenza A, se n’è deciso il ricovero nel reparto di rianimazione dove attualmente si trova e dove viene costantemente seguito. La sua prognosi è riservata ma non sembra correre pericolo di vita. Le sue condizioni, nel complesso, vengono definite discrete ma, ovviamente, bisognerà attendere per conoscere con precisione quale potrà essere il decorso della malattia

A San Benedetto, ad ogni buon conto, si cerca di correre ai ripari e si predispone un piano d’intervento per cercare di far fronte a un’eventuale emergenza. “Ci stiamo muovendo - spiega il commissario straordinario Massimo Esposito per rispondere a un’emergenza che finora non c’è stata ma che, dopo questo primo caso, potrebbe anche arrivare. La prima cosa sarà quella di attivare dei posti in più nel reparto di pediatria. Si tratta di posti che dovrebbero essere riservati proprio a eventuali piccoli malati che dovessero rivolgersi alla nostra struttura. Un’altra cosa che abbiamo in animo di fare è quella di garantire la presenza di un pediatra in ospedale anche nelle ore notturne”.

La struttura ospedaliera, insomma, si muove e già per oggi è previsto un incontro tra manager e direzione sanitaria per programmare gli interventi. “Torno da un incontro ad Ancona con i vertici della sanità regionale - spiega ancora il dottor Esposito - e ovviamente c’è stato modo di parlare sia di questo caso specifico che dei provvedimenti da prendere in caso che l’epidemia si allarghi. Oggi incontrerò la direzione sanitaria e studieremo un piano ben preciso”.

Il caso del ragazzino di Monteprandone, ad ogni buon conto, ha creato notevole allarme in una città che, fino a lunedì scorso sembrava vivere la storia dell’influenza A senza patemi o psicosi, tanto che in ospedale non c’erano state richieste di ricovero. I pediatri invitano alla prudenza e ad evitare inutili allarmismi. (Arduino Carosi - corriereadriatico.it)

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