Clima, i ghiacciai cambiano i confini con la Svizzera

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Martedì, 24 Marzo 2009

 

Per millenni la natura ha imposto la sua legge all'uomo. Poi l'uomo ha iniziato a modificare la natura, a imporre che le sue ragioni contribuissero a modificare il mondo. Spostando il corso dei fiumi, bucando le montagne, rimuovendo o costruendo intere isole. Ogni tanto la natura si vendica, e impone all'uomo di cambiare molte cose. Anche i confini tra gli Stati.

Ma siccome per cambiare i confini bisogna modificare i trattati, adesso la natura cambia le Leggi degli Stati, quelle votate dai Parlamenti.

Italia e Svizzera si preparano a cambiare i loro confini perché il riscaldamento climatico sta sciogliendo i ghiacciai. E in alta quota, se cambiano i profili dei ghiacciai, cambiano le linee che dividono uno Stato dall'altro. Tutti sanno che i ghiacciai si ritirano, si riducono: l'allarme però deve essere serio se perfino le burocrazie svizzera ed italiana chiedono ai governi di modificare i trattati che fissano i confini. Significa che la commissione tecnica mista dell'Istituto Geografico Militare di Firenze e quella della "Swisstopo", l'agenzia cartografica federale di Berna, hanno accertato che la riduzione dei ghiacciai è talmente cospicua che i confini legali non corrispondono più alla realtà. E per questo il Parlamento italiano, su proposta del ministro degli Esteri Franco Frattini, si prepara ad autorizzare la commissione mista a fare il suo lavoro di rettifica. "Una volta i confini si stabilivano con le armi, oggi con gli esperti", dice all'AdnKronos il relatore del disegno di legge Franco Narducci, deputato del Partito democratico.

Il capo dei tecnici italiani è il generale Carlo Colella, comandante dell'IGM di Firenze. "Negli Anni Settanta io cambiai un altro confine tra Italia e Svizzera, quello di Brogeda", dice l'ufficiale, "ma fu un cambiamento dovuto all'uomo, per costruire l'autostrada Como-Lugano fu deviato il corso di un torrente". Adesso sono i ghiacciai a imporre le modifiche: "Sul Plateau Rosà del Monte Cervino, sul Monte Rosa, sul Pizzo Bernina il ghiaccio è calato molto". Se il confine è sulla displuviale del ghiacciaio, quando il ghiaccio scende la displuviale sul terreno si sposta anche per decine di metri. "Con la Svizzera i confini non erano mai cambiati, praticamente sono quelli riconosciuti dalla Costituzione italiana del 1861", dice il generale Colella: "Adesso sembra tutto in movimento, tutto potrebbe essere diverso". (Vincenzo Nigro - repubblica.it)

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