Il medico di famiglia punto di riferimento per i pazienti contro le ansie 'da crisi economica'. Negli ambulatori dei camici bianchi, infatti, gli assistiti non chiedono solo visite e ricette ma sempre di più rassicurazioni sull'assistenza per il prossimo futuro. In sala d'attesa e durante le visite "la preoccupazione per la crisi è l'argomento dominante. Ma non c'è una vera e propria angoscia piuttosto richieste di capire quanto questa difficile situazione economica può incidere sull'assistenza", spiega Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale (Simg).
Gli italiani, insomma, sono sicuramente preoccupati sul piano pratico ma la crisi non sembra avere effetti sulla salute, spiega Cricelli, basandosi sui dati della rete dei medici di famiglia Simg, Health Search. Non si registra, come è accaduto in altri Paesi, un aumento di disturbi d'ansia e insonnia.
"L'andamento delle prescrizioni di farmaci contro questi disturbi - precisa il medico - è stabile". Si rafforza, invece, il ruolo del medico di famiglia come "ammortizzatore sociale - aggiunge Cricelli - Sta infatti emergendo un fenomeno nuovo: i pazienti ricorrono meno allo specialista per chiedere un parere. Si chiede di più il consiglio del proprio medico, 'risparmiando' così sulla parcella o sul ticket. E' un trend iniziale ma che credo aumenterà notevolmente e porterà a un calo della spesa sanitaria privata".
E già, per esempio, si notano alcuni cambiamenti. Tornano dal medico di famiglia, ad esempio, alcune fasce di popolazione che prima vi ricorrevano meno.
"Abbiamo osservato - spiega Stefano Nobili, portavoce del Sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami) - una maggiore assiduità di assistiti che appartengono alla media borghesia. Si tratta di pazienti che, inoltre, fino a qualche tempo fa ricorrevano all'assicurazione per molte prestazioni e ora tendono a rivolgersi al Servizio sanitario nazionale".
Con la crisi i pazienti si rivolgono al medico anche per parlare delle proprie preoccupazioni, conferma Giacomo Milillo, presidente della Federazione nazionale dei medici di medicina generale che fa un sintetico quadro: "Aumenta l'ansia rispetto al futuro e al posto di lavoro nei giovani - dice Milillo - mentre gli anziani hanno sempre più paura di non conservare la loro autosufficienza e di perdere ciò che hanno messo da parte. Dal mio osservatorio noto meno serenità e più bisogno di consigli. Gli italiani vedono la situazione con gravissima preoccupazione".
(Adkronos.it)
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