Pirenei: ghiacciai spagnoli a rischio

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Martedì, 10 Marzo 2009

 

Brutte notizie sul fronte dei ghiacciai. Quelli del versante spagnolo dei Pirenei si stanno sciogliendo a un ritmo impressionante. Rispetto a un centinaio d'anni fa hanno perso l'88 per cento della loro superficie.

L'allarme è stato lanciato dal quotidiano "El Pais", che cita uno studio governativo. Secondo la ricerca, i ghiacciai iberici hanno ormai raggiunto un'ampiezza minima, appena 206 ettari di estensione (grossomodo come tre quartieri di una città).

E dire che nel 1894, data della prima rilevazione da parte del geografo francese Franz Schrader, erano circa 1800 ettari. Un dato contestato, in passato. Ma il calo rispetto ad allora è comunque innegabile. Tanto che, di questo passo, le masse glaciali dei Pirenei spagnoli sono destinate a sparire entro la metà del secolo.

Lo scioglimento è accellerato enormemente negli ultimi anni. Dal 2002 si sono persi 72 ettari (il 25 per cento di quelle rimasti). I ghiacciai maggiori, come il Maladeta, si sono dimezzati. Quelli piccoli sono addirittura scomparsi. Di 27 ne sono rimasti solo 9.

"Per risolvere la situazione servono 20 inverni con precipitazioni nevose abbondanti come quest'anno - ha detto al giornale il geografo Fernando Lampre - altrimenti nei prossimi 30 anni scomparirà la metà dei ghiacciai, e nel 2050 saranno spariti del tutto".

La situazione dei Pirenei iberici è drammatica. E sfavorita dalla geografia. Rispetto ai ghiacciai francesi, quelli spagnoli sono esposti a sud. Se poi li paragoniamo con le Alpi, risultano 1000 metri più bassi dei ghiacciai alpini. Il resto, secondo lo studio, lo ha fatto l'aumento della temperatura globale di un grado dal 1950 e il calo delle precipitazioni di 400 litri per metro quadrato.

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