Sorpresa: contro l'influenza vitamina D

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Martedì, 3 Marzo 2009

 

BOSTON, Usa -- Sorpresa: dopo aver creduto per anni che le spremute d'arancia aiutano a combattere influenze e raffreddori grazie alla vitamina c, la scienza ora dice che era meglio prendere la vitamina D, quella derivata dal latte a da un poì di sole. La novità arriva dagli Stati Uniti ed è stata pubblicata sugli Archives of Internal Medicine.

A dimostrare che per prevenire l'influenza è meglio la vitamina D sono stati i ricercatori dell'università del Colorado e del Massachusetts General Hospital di Boston.

Gli scienziati hanno realizzato il più ampio studio mai eseguito in materia. Hanno misurato i livelli di vitamina D (per la precisione, di 25-idrossivitamina D) nel sangue di 19 mila adulti e adolescenti iscritti al Third National Health and Nutrition Examination Survey.

Ebbene, dalla ricerca è risultato che chi aveva più vitamina D nel sangue (oltre 30 nanogrammi/ml) aveva il 40 per cento in meno di possibilità di incappare in un'infezione virale delle vie respiratorie. Sia d'inverno, sia nel resto dell'anno.

L'effetto della vitamina D era ancora più evidente in persone che avevano già patologie respiratorie, come asma o broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Chi scarseggiava di vitamina D rischiava di prendere raffreddori o influenza cinque volte di più degli altri.

Secondo gli esperti, a differenza di quanto comunemente creduto, l'uso della vitamina C è valido solo in situazioni estreme, come le spedizioni polari. Nella quotidianità è meglio mangiare latticini, suggeriscono. I dubbi erano venuti notando che d'inverno, periodo tipico delle epidemie d'influenza, è anche un periodo a carenza di vitamina D per mancanza di sole. Da qui, l'ipotesi che a favorire le epidemia fosse una carenza di sostegno al sistema immunitario.

La vitamina D, dunque, oltra al rinforzo delle ossa darebbe anche un notevole supporto al sistema immunitario, e parebbe prevenire anche le infezioni respiratorie comuni, dicono i medici. Ora toccherà a ulteriori ricerche verificarlo e cercare di capire i dosaggi di eventuali farmaci antivirali alla vitamina D. (scienze.tv)

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