Pianificare un territorio capace di crescere consumando meno, risparmiando energia e tutelando il suo patrimonio ambientale: con questi obiettivi ben fissi in mente nasce lo strumento del Peac, il piano energetico ambientale comunale, presentato nella sua forma preliminare all’Auditorium.
La redazione del piano, iniziata ormai da diversi mesi, è arrivata alla sua prima pietra miliare, il completamento della fase conoscitiva, durante la quale il professor Fabio Polonara, il docente dell’Università Politecnica delle Marche incaricato di redigere il Peac, ha raccolto tutti i dati disponibili riguardanti i consumi di energia sul territorio comunale. Questo “quadro dell’esistente” è stato illustrato venerdì pomeriggio ai cittadini, alle associazioni di categoria, ai vari portatori di interessi, primo passo per avviare la seconda fase della redazione del Peac, quella propositiva, da svolgere con la partecipazione della città.
“Questo incontro è un momento di approfondimento - spiega il vicesindaco Antimo Di Francesco - che auspichiamo possa fungere da catalizzatore di istanze anche da parte dei cittadini. Come amministrazione abbiamo già investito molto sulla valorizzazione e la tutela ambientale, sull’educazione al rispetto e sull’utilizzo razionale delle risorse del territorio e delle fonti energetiche”.
Interessato al percorso in atto a San Benedetto anche il presidente della Provincia di Ascoli Massimo Rossi: “Sono qui per rendermi conto di come San Benedetto sta affrontando questa questione - dice - perché è importante che i Comuni si dotino di questo piano, che si inquadra in un lavoro avviato dalla Provincia da anni. Nel nostro territorio abbiamo un grandissimo deficit di produzione energetica: bisogna responsabilmente tentare di colmarlo tendendo per quanto possibile verso l’autosufficienza”.
Il Peac sambenedettese individua tre grandi categorie di obiettivi: la promozione del risparmio energetico, l’utilizzo di energie rinnovabili e l’autosufficienza della produzione energetica.
“Il risparmio energetico è forse l'obiettivo più semplice da raggiungere - dice Polonara - moltissimo si può fare nell’edilizia. Gli altri due obiettivi non possono dare grandi numeri ma sono trainanti: un esempio è l'impiego del solare per gli stabilimenti balneari”. (Alessandra Licciardello - corriereadriatico.it)
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