San Benedetto e dintorni si sono svegliati presto per arrivare in spiaggia prima del gran caldo, che ieri ha toccato i trenta gradi, trovare parcheggio su un lungomare fitto di auto come ai tempi delle estati senza righe blu e poi tuffarsi con entusiasmo in un mare assai accogliente, fresco il giusto per alleviare i disagi dell'afa. Spiagge libere o concessioni balneari, nessuna differenza, i bagnanti sono ovunque. Locali, per la stragrande maggioranza, anche se si nota pure qualche turista nordeuropeo, come le due signore inglesi intente ad ammirare ceramiche artigianali esposte alla “Vetrina sul Mare”, tradite non dalla lingua ma da inconfondibili cappelli di paglia a larghe tese, molto “Assassinio sul Nilo”. Il bello, però, è tutto in acqua, anche perché la sabbia che si è accumulata tra la riva e le scogliere permette ormai di arrivare ai massi senza nuotare, raddoppiando di fatto la fascia delle acque alla portata di tutti. A far capire che è ancora soltanto maggio c'è giusto qualche rifiuto di troppo sull'arenile: rami e alghe, soprattutto, ma anche qualche bottiglia di plastica (per esempio sulla spiaggia libera davanti al giardino di Zio Marcello). Da questo punto vista si è anzi in ritardo, ma il ripascimento del litorale nord è terminato solo da qualche giorno e il caldo arrivato tutto all'improvviso non può cancellare da solo mesi di pioggia e mareggiate. (corriereadriatico.it)
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