Uccelli virtuosi del canto? Dipende tutto dal clima

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Domenica, 24 Maggio 2009

Alcuni emettono solo pochi suoni, un po' monotoni. Altri invece sono dei virtuosi, dal canto talmente elaborato da riuscire ad incantare - e sorprendere - un pubblico particolarmente esigente. In questo caso, quello degli scienziati, che, analizzando gorgheggi e richiami degli uccelli canori sono giunti ad una inedita conclusione: il segreto della particolare abilità "melodica" di certi esemplari è legato al clima. Più questo è incerto ed imprevedibile, più gli uccelli sviluppano una capacità particolare di variare e modulare il loro canto.

Per i ricercatori, è questione di sopravvivenza. Se gli

uccelli si trovano ad affrontare inverni duri, climi particolarmente asciutti o con variazioni imprevedibili, diventa più difficile per loro cavarsela e riuscire a riprodursi. Il cibo rischia di scarseggiare da un momento all'altro, e l'ambiente può diventare improvvisamente ostile. Studiando una specie particolare, il mockingbird, (mimo poliglotto), ricercatori americani hanno osservato che proprio gli esemplari che vivono in ambienti estremi tendono a cantare in modo più variato ed elaborato. "Un collegamento sorprendente", secondo il dottor Carlos Botero del National Environmental Synthesis Center, uno degli autori dello studio pubblicato su Current Biology, "che indica che il clima rivela molto del luogo in cui gli animali vivono ma anche della loro personalità e qualità".

Il canto è uno strumento di seduzione per gli uccelli, che lo utilizzano per attirare le femmine e respingere i rivali in amore. Allo stesso tempo è un codice che rivela moltissime informazioni su chi lo emette. Gli uccelli, infatti, imparano a cantare, e i risultati che raggiungono in questa abilità sono indicativi delle loro capacità mentali. In ambienti dal clima particolarmente incerto, comunicare con note melodiose e sofisticate non è solo un vezzo per gli uccelli, ma diventa un'abilità critica, perché le femmine si fanno altamente selettive nella ricerca di un compagno. E chi canta meglio, rivela di essere più adatto a sopravvivere in un ambiente difficile, mostrando la propria intelligenza ed inventiva. E quindi risulta più appetibile.

Gli studiosi - hanno partecipato alla ricerca anche il Cornell Lab of Ornithology e la McGill University - hanno analizzato il canto del mockingbird in ambienti molto diversi, dal deserto alla giungla. Le registrazioni di fischi, gorgheggi, trilli e pigolii sono state studiate e convertite via computer in sonogrammi, che permettono ai ricercatori di "vedere" il suono. Dati successivamente confrontati con database di informazioni climatiche, con precipitazioni atmosferiche e temperature relative alle diverse località. L'analisi dei dati ha lasciato pochi dubbi: gli uccelli che vivevano nelle zone più difficili e variabili climaticamente, sono risultati nettamente più abili nel canto.

La cosa ci interessa da vicino, perché qualcosa di simile accade anche per l'uomo. Si ipotizza da tempo, ricorda Botero, che alcune manifestazioni umane, come il linguaggio, la musica l'arte e la letteratura, si siano evolute come segnali di intelligenza nel processo di selezione sessuale. E i nostri dati, sottolinea lo studioso, "indicano che un processo simile si verifica negli uccelli canori". Per gli scienziati è un'opportunità in più per comprendere quali sono le forze che agiscono favorendo l'evoluzione di tratti così importanti anche per l'uomo. (repubblica.it)

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