Il 59% degli anfibi e il 42% dei rettili d’Europa a rischio estinzione

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Giovedì, 21 Maggio 2009

 

BRUXELLES. Secondo nuovi studi realizzati dall’Iucn per conto della Commisssione Ue, in Europa sono a rischio di estinzione circa un quinto dei rettili e circa un quarto degli anfibi.

In Europa vivono 151 specie di rettili e 85 specie di anfibi, molte delle quali non esistono in nessun’altra parte del mondo. Sei specie di rettili, fra cui la lucertola delle Eolie (Podarcis raffonei – nella foto) e la lucertola Gallotia intermedia sono state classificate Critically Endangered, cioè con un elevato rischio di estinzione, ed altre 11 specie come endangered.

La Commissione ha spiegato che «Gli studi, che saranno presentati in occasione della Giornata mondiale della biodiversità, costituiscono le prime Liste rosse europee relative agli anfibi ed ai rettili e rivelano allarmanti tendenze demografiche delle specie in questione. Oltre la metà di tutti gli anfibi europei (59%) e il 42% dei rettili sono in diminuzione, il che significa che gli anfibi e i rettili del continente europeo sono minacciati in misura di gran lunga superiore rispetto ai mammiferi e agli uccelli.

Per il 23% degli anfibi e il 21% dei rettili la situazione è infatti talmente grave da doverli annoverare tra le specie minacciate della Lista Rossa Europea. Fra le cause principali del fenomeno ricordiamo la distruzione, ad opera dell’uomo, degli habitat naturali delle specie in pericolo nonché i cambiamenti climatici, l’inquinamento e la presenza di specie invasive».

Il commissario europeo per l’ambiente, Stavros Dimas, ha sottolineato che «Nella giornata mondiale della biodiversità, questa è una scoperta preoccupante. Malgrado la rigorosa legislazione destinata a tutelare i nostri habitat e la maggior parte delle specie interessate, infatti, quasi un quarto degli anfibi europei è attualmente a rischio di estinzione. Ciò palesa l’enorme pressione cui stiamo sottoponendo la flora e la fauna del nostro continente e mette in evidenza l’esigenza di ridefinire il nostro legame con la natura. Invito pertanto i cittadini, i politici e il mondo dell’industria a riflettere sul nostro recente "Messaggio da Atene" ed a tenere in debito conto la biodiversità nel prendere qualsiasi decisione. Occorre invertire questa tendenza».

Una delle coautrici dello studio, Helen Temple, spiega che «Il Sud dell’Europa è particolarmente ricco di anfibi ma i cambiamenti climatici ed altre minacce esercitano enormi pressioni sugli habitat di acqua dolce. Gli habitat naturali di tutt’Europa vengono infatti strozzati dalle crescenti popolazioni umane, dall’intensificazione dell’agricoltura, dall’espansione urbana incontrollata e dall’inquinamento. Brutte notizie quindi per gli anfibi e per i rettil». (greenreport.it)

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