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Secondo l’Iucn qualcosa inizia a muoversi intorno alla realizzazione della Intergovernmental platform on biodiversity and ecosystem services (Ipbes) che punta a diventare per la biodiversità quello che l’Ipcc è per i cambiamenti climatici, fornendo un sostenendo scientifico e tecnico ai governi ed ai decisori politici per rispondere utilizzando le migliori conoscenze scientifiche disponibili, alla perdita planetaria di diversità biologica.
L’accordo deve essere ancora trovato su molte questioni,ad esempio su come migliorare la qualità decisionale sulle biodiversità, su come gestire e mettere in atto le politiche concordate e il contributo comune per raccogliere i dati. Problemi che verranno discussi in un meeting che il Programma Onu per l’ambiente (Unep) ha già convocato per dal 5 al 9 ottobre a Nairobi.
In vista del meeting l’Unep ha già preparato un documento che analizza i meccanismi esistenti e delle lacune istituzionali per rendere disponibili ai decision-makers i dati e le informazioni scientifiche sulla biodiversità e sugli ecosistemi. Un "Gap Analysis" che fino al 15 maggio è aperto ai commenti e contributi di tutti i soggetti interessati, compresa la società civile. «Questa è una opportunità unica per la società civile per inserire il proprio punto di vista – dice l’Iucn - in particolare sulla necessità di una credibile, legittima e pertinente interfaccia scientifica sulla biodiversità e i servizi eco sistemici». (greenreport.it)
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