SYDNEY - La chiesa cattolica australiana confessa un suo grave peccato: la sua 'impronta' in termini di emissioni di gas serra e' assai piu' profonda di altre grandi organizzazioni nel Paese. Catholic Earthcare, formata nel 2002 dai vescovi per consigliare la Chiesa su questioni ambientali, ammette che secondo le prime misurazioni le sue emissioni si aggirano fra 1,2 milioni e 1,5 milioni di CO2 l'anno. Questo si avvicina alle emissioni dell'intero governo australiano, escluse le operazioni di difesa, di 1,7 milioni di tonnellate, e supera quelle di grandi entita' come National Australia Bank o Insurance Australia Group'', ha detto la direttrice di Catholic Earthcare Jacqui Redmond, che ha lanciato una campagna per ridurre le emissioni della Chiesa a livelli piu' probi. ''Abbiamo una responsabilita' verso il creatore, oltre che verso le generazioni future, di lasciare un'impronta piu' leggera''. La decisione di analizzare le emissioni della chiesa usando gli strumenti ad alta tecnologia sviluppati da CarbonSystem, una ditta privata che aiuta le organizzazioni a ridurre la produzione di gas serra, ci aiutera' ad essere buoni custodi del creato'', ha aggiunto.(ANSA)
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