BARI - Ha usato tutti i risparmi di famiglia, ha creato un'azienda con la moglie e solo quattro dipendenti e ha dato vita alla sua idea salva-ambiente. E' la storia di una delle eco-eccellenze italiane quella di Michele Sanseverino, 56 anni, di Bari, che ha inventato un macchinario per pulire il mare dalle chiazze d'olio. A differenza dei sistemi attuali, il macchinario rivoluzionario nato in Puglia e' in grado di separare in modo netto l'olio dall'acqua e di eliminare cosi' l'inquinamento prodotto da industrie, piattaforme petrolifere o scarichi di navi cisterna, ma anche di far fronte a disastri marini. Ma le applicazioni non si fermano qui. E' possibile 'adottare' il sistema anche sulla terraferma per esempio applicandolo alle industrie automobilistiche. Un piccolo 'miracolo' tutto fatto in casa come racconta lo stesso protagonista. ''Ho realizzato il macchinario - spiega Sanseverino - utilizzando tutti i risparmi della famiglia. Non ho avuto aiuti dalle banche ne' finanziamenti per la ricerca, perche' quando cercavo questi fondi, avendo una piccola azienda, con quattro dipendenti, non avevo grosse possibilita' di accedere ai finanziamenti''. ''Non sono ingegnere - tiene pero' a precisare - sono un ingegnoso e ho messo in pratica una mia idea, nel 2004, davvero, anche se incredibile, senza usare le equazioni''. La 'Fluidotecnica Sanseverino srl' opera nella zona industriale di Bari e il macchinario si chiama 'Oilsep Cc Ecology'. Il sistema e' nato da una variante apportata a un' altra macchina utilizzata dall'azienda nel settore industriale (la societa' fornisce sistemi filtranti e di manutenzione). ''Il macchinario - spiega Sanseverino - riesce a compiere una separazione netta dall'acqua di tutti i fluidi inquinanti che galleggiano, recuperando cosi' l'acqua'' (per l'industria questo significherebbe un risparmio di acqua, nel processo di produzione, inimmaginabile). ''Abbiamo operato - aggiunge Sanseverino - sempre da soli e se collaborazione c'e' stata e' stata solo con le Universita' pugliesi, in particolare con il prof.Laforgia, ora rettore a Lecce''. La macchina e' stata testata nelle industrie, in particolar modo - dice - nella Bosch. A questo proposito racconta che una societa' che costruisce grosse lavatrici industriali per la Bosch e che ha sede in Germania ha acquistato una macchina per separare l'olio dall'acqua: l'azienda ha ritirato la macchina dalla Fluidotecnica e poi l'ha venduta alla Bosch di Bari, cioe' alla sede della Bosch che dista dalla ''Fluidotecnica Sanseverino' 300 metri. Finora la societa' ha venduto una decina di macchinari di separazione (a importanti aziende italiane ed estere). L'interesse manifestato da parte di enti governativi ed operatori dell'area medio orientale ha suggerito a Michele Sanseverino di aprire quest'anno un suo ufficio di rappresentanza a Muscat (Oman), con l'aiuto di esperti nel settore petrolifero. Contatti sono in corso con il governo nigeriano, interessato al disinquinamento delle aree del delta del Niger. ''Questo - afferma Sanseverino - e' un prodotto di nicchia, il problema e' costituito da fatto che la mia azienda e' piccolissima, faccio tutto con le mie sole forze. E' un miracolo. Vorrei che le istituzioni pugliesi, la Regione, comprendessero quello che la Puglia puo' diventare grazie anche a questo macchinario''. Per il momento ad accorgersi di questo piccolo gioiello della ricerca e dell'innovazione e' stato in Puglia l'Istituto Agronomico Mediterraneo che con la societa' Fluidotecnica ha pensato di realizzare una ricerca, forse questa volta finanziata, per sviluppare un sistema per il disinquinamento delle acque di vegetazione. (di Luisa Amenduni - ANSA)
|