Egregio Sig. Iaconianni,
dato che ho più volte espresso il mio pubblico dissenso riguardo manifestazioni agonistiche come quelle che si svolgeranno in questi giorni nel mare antistante la città di San Benedetto del Tronto, manifestazioni che si ripeteranno anche nei tempi a venire, desideravo farle presente che Meteorivierapicena ha sposato l'idea del “Parco Marino del Piceno” non certo per atteggiamenti di bandiera (anche perché quella blu l'avrei volentieri ammainata in questi giorni), ma proprio per quella coerenza di cui lei parla in una sua intervista.
Comprendo gli interessi della Federazione che Lei rappresenta, ma lasci anche agli altri la possibilità di difendere i propri, soprattutto quando si tratta di aspetti che riguardano la città in cui personalmente si vive.
Le mie conoscenze tecniche mi portano a pensare che imbarcazioni da 1700 cavalli, di 10.500 cc di cilindrata, alimentate con carburanti quali gasolio, benzina o affini (biodegradabili !?) non corrispondano propriamente a una "bazzecola" come lei intende far credere. La motonautica agonistica ha bisogno di spazi e di strutture? Beh che li vada a cercare dove queste necessità non comportano disagi come anche gravi ripercussioni ad altri esseri viventi.
E comunque: cosa vuole che conti il parere di un singolo osservatore "brontolone" quando gran parte della cittadinanza ha una gran voglia di divertimento e di svago?
Ma a chi vuole che interessi l'acidificazione dei mari e il loro riscaldamento!
Per non parlare del lento ma progressivo innalzamento del livello del mare!
Perché mai preoccuparsi del fatto che nello spazio, di cui Lei ha tanto bisogno per svolgere i suoi interessi e quelli della Federazione che rappresenta, c'è sempre meno pesce e le creature che ci vivono mostrano sempre più spesso segni di innaturale squilibrio?
Ma a chi vuole che
importino le fioriture algali e le morie di cefali quando nulla è più importante del profitto, della voglia di divertimento e del glaumur?
A tutte queste cose, eventualmente, ci penseremo poi: ora è tempo di festa.
Anche se in Italia nascessero 100 parchi marini in proporzione alla vastità del Mare sarebbero ben poca cosa, eppure sembra che qualcuno non sia disposto a concedere nemmeno questa forma di necessaria attenzione. Eh si perché forse non ne abbiamo ancora la piena consapevolezza, ma la situazione del Pianeta è per così dire alquanto critica.
Personalmente ritengo che al momento ci sia senz'altro più bisogno di aree marine protette che di "marodromi", per cui le manifestazioni che Lei e la sua Federazione proponete, sempre dal mio punto di vista, sono fuori luogo e fuori tempo. E' per questo motivo che non posso augurare a Lei, né alla sua rumorosa carovana, “buon divertimento”. (Riego Gambini) |