Debito ecologico: ecco perché l´Africa è il continente più ricco e anche il più povero

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Martedì, 13 Gennaio 2009

Charles Mutasa, il direttore dell´African forum and network on debt and development, una Ong che ha sede nello Zimbabwe e che si occupa del problema del debito africano, ha rilasciato una interessante intervista ad AllAfrica che parte dall´impatto ecologico dello sfruttamento delle risorse naturali in Africa sulla vita dei poveri che secondo molti esperti africani non è sufficientemente affrontato nelle discussioni sull´efficacia dell´aiuto e sullo sviluppo. I Paesi ricchi coinvolti nello sfruttamento delle risorse in Africa devono venire al tavolo e rimborsare il debito che si è accumulato in Africa. Se vogliamo che l´Africa si sviluppi, dobbiamo esaminare molto seriamente questo problema».

 

Quindi non saremmo noi a dover esigere debiti dagli africani, ma dovremmo rimborsarli dello sfruttamento del loro territorio, prima col colonialismo ed oggi con un neocolonialismo che si è esteso anche a nuovi attori come Cina, India, Russia e Brasile.

«L´Africa – dice Mutasa – è conosciuta come una delle parti più ricche del mondo quando si tratta di risorse naturali, però è anche la regione più povera, malgrado le ricchezze e la massa di aiuti. Il debito ecologico causato dallo sfruttamento delle risorse naturali gioca un ruolo cruciale in questo scenario. Mantiene il continente in basso, impedisce alla regione di uscire dal cerchio della povertà e fa scattare la necessità di avere più aiuti. I Paesi ricchi coinvolti nello sfruttamento delle risorse in Africa devono venire al tavolo e rimborsare il debito che si è accumulato in Africa. Se vogliamo che l´Africa si sviluppi, dobbiamo esaminare molto seriamente questo problema».

Per debito ecologico si intende quello accumulato dai Paesi sviluppati nei confronti dei Paesi poveri a causa dello sfruttamento delle loro risorse che produce inquinamento dell´aria, dell´acqua ed erosione della biodiversità.

«Molte poche tra le parti che partecipano alle discussioni sullo sviluppo vedono la necessità di affrontare il debito ecologico ed il suo impatto sulla popolazione – dice Brenda Mofya, autore di uno studio sull´impatto dell´estrazione del rame in Zambia, il settimo produttore mondiale di questo metallo- Il governo ed il popolo dello Zambia non traggono una granchè dalla ricchezza prodotta, perché la maggior parte delle miniere di rame sono nelle mani del settore privato, soprattutto di imprese straniere. Il governo zambiano riceve solo lo 0,06% del profitto annuo. Durante questo periodo, le imprese minerarie diventano più ricche ed I problemi ecologici continuano ad accumularsi Queste cose hanno un impatto profondo sulla vita della popolazione.

Lo sfruttamento rapido delle miniere, le polveri e i rifiuti sversati causano problemi ambientali e sanitari in tutti I Paesi africani interessati e Mofya spiega ad AllAfrica: «Abbiamo scoperto che su 45 depositi di rifiuti 32 sono troppo pieni. Questi rifiuti e queste polveri hanno anche un impatto negativo sulla qualità dell´acqua».

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