L’acqua come anima della nostra cultura, elemento simbolico e sacrale, presenza costante nell’immaginario dell’uomo fin dalle origini della civiltà. L’acqua come perenne archetipo, anteriore persino alla comparsa degli dei.
La mostra “L’anima dell’acqua“, aperta a Palazzo Reale fino al 29 marzo 2009, rende omaggio al ruolo fondamentale dell’acqua, grandiosa protagonista dell’arte nel corso dei secoli.
Sono esposte 121 opere divise in sei sezioni che illustrano la funzione dell’acqua come nucleo essenziale della cultura mediterranea: l’acqua come creazione, come madre, come bellezza, come viaggio, l’acqua come trasformazione e infine come purificazione.
L’acqua come creazione.
L’acqua è l’origine del mondo e sorgente di vita, ma anche una rappresentazione del caos che minaccia il mondo, simbolo del dualismo inconciliabile di bene e male. Tra le opere della sezione, ricordiamo “L’armadio dell’acqua nera” dell’artista Fabrizio Plessi (1990).
L’acqua come madre.
L’acqua rappresenta la vita nel grembo materno, il liquido amniotico, la fecondità. Con il cristianesimo, questa sacralità è umanizzata nell’atto dell’allattamento della Madonna, magistralmente evocato nel dipinto “Madonna dell’Umiltà” di Masolino da Panicale (1415).
L’acqua come bellezza.
L’acqua disseta, rigenera, dona la bellezza e la giovinezza, come è evidente nel quadro di Segantini “L’amore alla fonte della vita” (1896).
L’acqua come viaggio.
Il viaggio è soprattutto interiore, alla ricerca dell’io, alla scoperta di nuova identità. Ma il viaggio consente anche di oltrepassare i propri limiti, come l’Ulisse omerico o dantesco. La figura di Ulisse è raffigurata nell’opera “Ulisse e le sirene” di Herbert Draper (1909)
L’acqua come trasformazione.
Le metamorfosi raccontate nei miti hanno spesso l’acqua come elemento essenziale: specchio e veicolo di sdoppiamento, come nel capolavoro di Caravaggio “Narciso” o nel video di Bill Viola “Reflecting Pool” (1979).
L’acqua come purificazione.
L’acqua monda dal peccato, purifica e fa rinascere l’uomo nuovo. Il concetto della rinascita e della purificazione sono fondamentali nella liturgia cristiana. Tra le opere della sezione risplende il dipinto “Ultima Cena” del Tintoretto (XVI secolo).
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