Il 2008 anno record per l´eolico made in Italy: più 35% di installazioni

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Lunedì, 12 Gennaio 2009

 

Per l´eolico italiano il 2008 è stato un nuovo anno record, conclusi con il massimo di installazioni di sempre. «Dato che conferma una crescita ancora non al livello dei nostri vicini europei, ma comunque in linea con il raggiungimento degli obiettivi comunitari in tema di rinnovabili al 2020 – spiega l´Associazione nazionale energia del vento (Anev) - L´anno appena concluso ha fatto registrare per il settore eolico italiano un nuovo record assoluto sia in termini di nuova potenza installata che ha raggiunto i 3.736,47 MW, sia per quanto riguarda la produzione elettrica pari a oltre 6 TWh pari a quasi il 2% del consumo interno lordo dato che dimostra la continua crescita della penetrazione di questa fonte pulita nel sistema elettrico nazionale».

In un comunicato congiunto Anev, Aper (Associazione produttori energie da fonti rinnovabili) Enea e Gse sottolineano con soddisfazione che «le previsioni svolte e le realizzazioni effettuate, giungono finalmente a delineare un quadro di crescita più stabile nonostante tutti gli ostacoli tutt´ora esistenti relativamente agli iter autorizzativi e alle lungaggini necessarie per la connessioni per i nuovi impianti e la mancanza di una ripartizione regionale dell´obiettivo nazionale (burden-sharing). L´ottimo risultato raggiunto con i 3.736,47 MW installati e i 6 TWh prodotti è ancora più importante alla luce dei nuovi obiettivi comunitari al 2020 che impegneranno il nostro Paese ad uno sforzo significativo che potrà vedere il positivo raggiungimento dello stesso a patto che venga sostenuto nel tempo con efficacia e unità di intenti da parte di tutti i soggetti e le Istituzioni interessati».

I dati del 2008 – spiegano Anev, Aper, Enea e Gse - finalmente sono in linea con gli obiettivi settoriali, e sufficienti a rimettere l´Italia in carreggiata e a ridurre il ritardo accumulato, pertanto occorre sottolineare come tale risultato sia un buon punto di partenza per il raggiungimento degli obiettivi preposti e per consentire di sfruttare a pieno il reale potenziale stimato in oltre 16.000 MW di questa fonte pulita. In particolare la ripartizione dell´obbligo tra le regioni e la semplificazione delle connessioni, oltre a quella dell´iter autorizzativo unico, dovranno vedere quanto prima attuazione per non perdere l´onda positiva di sviluppo che finalmente anche in Italia sta consentendo all´eolico di rivestire il ruolo di sua competenza». (greenreport.it)

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