Scarabei e GW, le foreste canadesi emettono più CO2 di quanta ne assorbano

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Sabato, 10 Gennaio 2009

 

Le foreste del Canada, che erano un grande "pozzo" di assorbimento di carbonio, si starebbero trasformando in un elemento che contribuisce al riscaldamento globale. A rivelarlo è un´allarmante e poco nota serie di studi recenti, nei quali gli scienziati evidenziano il cambiamento in corso e lo attribuiscono ai danni già causati dal global warming, alle infestazioni di insetti e ad incendi sempre più vasti e duraturi che hanno squilibrato il livello di assorbimento di CO2.

Gli alberi del Canada rappresentano più del 7% del totale delle foreste del pianeta e sono considerati uno dei polmoni della terra perché assorbono grandi quantità di CO2 e contribuiscono a mitigare il livello delle emissioni totali di gas serra in atmosfera. Ma secondo I ricercatori canadesi l´aumento delle temperature sta lentamente prosciugando il suolo delle foreste e le rende più esposte agli incendi che rilasciano enormi quantità di carbonio nell´atmosfera.

Un altro effetto dell´aumento delle temperature è la crescita abnorme e l´espansione del micidiale scarabeo delle pinete di montagna (mountain pine beetle - Dendroctonus ponderosae), che ha devastato decine di migliaia di chilometri quadrati di foresta. Prima i rigidi inverni canadesi uccidevano la maggior parte di questi coleotteri e tenevano la loro popolazione sotto controllo, ma gli inverni miti degli ultimi anni hanno consentito all´insetto di proliferare.

Il problema è diventato così grave che nel 2007 il governo federale del Canada (non certo tra i più attenti al problema delle emissioni climalteranti) ha redatto un piano per le foreste nazionali e chiesto agli enti locali di applicarlo rispettando il Protocollo di, avviando politiche di riduzione dei gas serra. Il problema è anche economico, visto che incendi e coleotteri stanno danneggiando pesantemente la fiorente ed importantissima industria del legname canadese e che la strage di alberi mette a rischio nuove concessioni forestali che gli ambientalisti chiedono di ridurre drasticamente per salvaguardare le foreste più vecchie ed impedire una riduzione della copertura forestale il più a lungo possibile.

Il Canada si trova davanti ad un dilemma ed alcuni scienziati dicono che la moratoria delle concessioni forestali per il taglio degli alberi non sarebbe una soluzione al riscaldamento globale e che, di fatto, farebbe aumentare a lungo termine le emissioni, visto che i prodotti in legno, essenziali per l´edilizia, l´arredamento ed altri utilizzi, dovrebbero essere sostituiti con altri materiali di origine antropica, come plastica, acciaio o cemento, la cui produzione richiede un utilizzo massiccio di combustibili fossili, e quindi un aumento delle emissioni di CO2. (greenreport.it)

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