Le vitamine e le sostanze pro-vitaminiche presenti nelle piante naturali di comune alimentazione
umana possono essere stimate in numero superiore a 13.000-15.000 tipi.
L’introduzione nell’agricoltura moderna degli Organismi Geneticamente Modificati (O.G.M.) è una ingiustificata e pericolosissima alterazione di ciò che l’Evoluzione ha prodotto nelle piante in
centinaia di milioni di anni:
piante sulle quali si è basata la successiva evoluzione biochimica dei complessi organismi animali
superiori, culminati con l’avvento dei Mammiferi negli ultimi 65 milioni di anni e quindi con la
comparsa dell’Uomo.
Pertanto il delicato equilibrio biochimico della specie umana dipende dall’integrità delle specie
vegetali così come l’Evoluzione le ha condotte fino a noi, poiché la Salute di ciascuno di noi è
basata sulla Biochimica cellulare umana, e questa dipende, nella propria complessità genomica
(DNA), dall’utilizzo di migliaia di vitamine presenti in Natura.
La pianta è anch’essa un organismo complesso, frutto dell’evoluzione biologica avvenuta in
centinaia di milioni di anni:
ogni modificazione genetica provocata in essa dall’Uomo (con radiazioni come a Chernobyl, o con
para-retro-virus come attualmente compiuto con gli OGM), produrrà comunque un danno, un danno
irreparabile che spesso non potrà essere riconosciuto, poiché l’Uomo conosce con sicurezza soltanto
poche decine di vitamine e di altre sostanze pro-vitaminiche.
Viceversa, le vitamine e le altre sostanze contenute nelle piante sono decine di migliaia, e sono
queste le responsabili del corretto funzionamento della complessa biochimica umana e del genoma
umano (DNA).
Oggi, per ottenere il vantaggio di una (supposta) maggiore produzione agricola, si ricorre al metodo
di modificare il patrimonio genetico delle piante naturali, allo scopo di:
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modificarne la struttura,
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renderle sterili (per obbligare gli agricoltori a comprare nuovi semi ogni anno),
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brevettarne la trasformazione indotta,
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rivendere in tutto il mondo il prodotto così ottenuto.
In realtà non è mai stato dimostrato che le coltivazioni OGM producano maggiori quantità di
prodotti, tutt’altro, come riportato dai lavori scientifici indipendenti dell’ISIS (vedi allegato 4 del
libro gratuito on-line “Mille Piante per guarire dal Cancro senza Chemio” -MAGGIO 2008
Si afferma inoltre che esista sostanziale equivalenza tra:
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il prodotto geneticamente modificato (OGM)
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e quello ottenuto con la selezione dei caratteri genetici (cioè tramite incrocio naturale di piante come da sempre fatto dall’umanità nel corso di migliaia di anni).
Da parte nostra si afferma invece che tale “sostanziale equivalenza” è assolutamente insostenibile,
perché:
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l’incrocio naturale di piante avviene con semi naturali della stessa specie, mentre la
manipolazione genetica (OGM) avviene superando le barriere di specie vegetali, mediante
introduzione di geni di altre specie vegetali, o addirittura di batteri, virus o animali.
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Infatti la maggior parte dei geni usati dall’ingegneria genetica provengono da specie viventi
che non hanno mai fatto parte dell’alimentazione umana e, addirittura, sono provenienti da DNA non appartenenti a piante ma ad animali, batteri o virus e/o retrovirus transgenici.
Si possono così ravvisare OTTO minacce immediate:
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PRIMO: Perdita dei complessi pro-vitaminici e vitaminici delle piante
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SECONDO: mutazioni genetiche delle piante e conseguente alterazione della Biochimica umana
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TERZO: fallimento della dieta-anti-cancro
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QUARTO : malattie indotte da virus transgenici
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QUINTO : intossicazione da veleni sintetizzati da piante transgeniche
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SESTO: possibili carestie a livello mondiale a causa della tecnologia “TERMINATOR”
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SETTIMO: modificazione transgenica di piante naturali
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OTTAVO : scomparsa irreversibile del patrimonio genetico delle piante naturali
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