Ex Atlantide, area da riqualificare

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Domenica, 4 Gennaio 2009

 

SAN BENEDETTO - Un’area abbandonata a sè stessa. La pineta dietro l’ex discoteca Atlantide e tutta la zona dell’ex galoppatoio attendono, da tempo, una rinascita a nuova vita necessaria per un punto strategico della città, a due passi dal centro e dalle bancarelle del mercatino estivo. Da un lato c’è la pineta di via dei Tigli fino a qualche tempo fa punto di ritrovo dei tossicodipendenti trasformata, nei mesi scorsi, in una sorta di mini percorso di sopravvivenza con tanto di struttura acrobatica aperta, transennata e quindi, proprio nella scorse settimane, rimossa con un intervento che ha così reso visibile il taglio di due pini che sarebbe stato effettuato in concomitanza dell’installazione della struttura sulla cui presenza, a suo tempo, intervenne soltanto Legambiente che parlò di “un’ulteriore aggressione al verde pubblico. Nessuna posizione, invece, arrivò dai Verdi mentre la promessa, fatta nelle scorse settimane dall’assessore ai Lavori Pubblici Sestri è stata mantenuta. Da un po’ di giorni, infatti, la struttura è stata definitivamente rimossa. Ma non basta, e lo vedono tutti. La pineta in questione è forse l’area più rappresentativa dello stato di profondo degrado che vive l’intera zona. All’ombra delle essenze arboree rimaste c’è tanta sporcizia e, proprio a ridosso della recinzione, anche qualche escremento umano. Stessa situazione, se non addirittura peggiore, per quanto riguarda il parcheggio dell’ex discoteca. Sotto la tettoia sorretta dalle voluminose colonne di supporto alla terrazza all’aperto, c’è davvero di tutto. Dalle buche, in alcuni punti profonde come crateri, a immondizia di ogni genere, per non parlare dei residui di pranzi e cene consumati alla buona dai barboni che continuano a ripararsi da pioggia e vento sotto il solaio esterno dell’ex sala da ballo. E poi, naturalmente, le siringhe. Gettate in terra un po’ dappertutto alla faccia di chi, nelle ore diurne del fine settimana, utilizza quell’area per parcheggiare in quanto una delle poche zone liitrofa al centro cittadino e non ancora a pagamento. Così, lì dove un tempo, quando la strada era l’unico varco per il lungomare, quotidianamente, transitavano auto a tutte le ore del giorno, oggi vige uno stato di abbandono desolante, soprattutto se si considera il fatto che il centro è a due passi e per raggiungere il lungomare basta attraversare la strada. Senza contare che la sede del consorzio turistico Riviera delle Palme, cuore pulsante della promozione estiva rivierasca, si affaccia proprio sull’ex discoteca. Insomma, occorre fare qualcosa per riqualificare un’area che, ormai, comincia ad assumere la fama di zona poco sicura. Sì, perchè da una parte c’è l’ex galoppatoio, mèta di barboni e senzatetto, dall’altra l’oscurità che avvolge il retro dell’ex Atlantide e poi c’è la pineta che, dopo lo smantellamento del parco acrobatico, tornerà, quasi certamente, a dar riparo alla comunità di tossici che si muove, quotidianamente, lungo le balaustre del corso sambenedettese. L’oasi felice? Il circolo Mare Bunazz, ritrovo di ex pescatori e pensionati sambenedettesi che, per fortuna, sembra non essere toccato dal degrado che regna sovrano. Recintata da una rete che ne delimita i confini, la struttura resta l’unica fonte di vero riparo dal piccolo fazzoletto di insicurezza cittadina. (Emido Lattanzi - Corriereadriatico.it)

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