Grottammare - Prosegue a pieno ritmo la lotta biologica, destando l'attenzione di Linea Verde che giovedi 12 marzo effettuerà un servizio televisivo relativo alla sperimentazione adottata dal comune di Grottammare e agli sviluppi che si sono avuti sino ad oggi.
"Sono stato contattato - commenta l'assessore all'ambiente Giuseppe Marconi - tramite l'assessore provinciale Avelio Marini, dalla redazione di Linea Verde, che avendo già in programma un servizio televisivo sulle colture biologiche di alcuni vivai della zona, ha mostrato particolare interesse per il trattamento biologico a base di nematodi che stiamo utilizzando qui a Grottammare per salvare le palme infette".
Daltr'onde, quella della lotta biologica attualmente è l'unica strada percorribile, stante il divieto del ministero di utilizzare armi chimiche, abbattimento a parte. E il comune di Grottammare non vuole e non può arrendersi all'idea dell'abbattimento facile.
Dunque avanti tutta con la lotta biologica che prevede tre fasi principali: potatura, rimozione meccanica degli insetti e irrorazione della soluzione biologica a base di nematodi, da effettuarsi ad una temperatura esterna di almeno 8°, fa sapere Marconi.
Ma veniamo ai numeri: le palme pubbliche che risultano infette sono 8. A queste si sono aggiunti due ulteriori casi ravvisati all'interno del giardino della stazione ferroviaria: le prime 8 sono state tutte sottoposte alle prime due operazioni di cura previste, potatura e rimozione meccanica degli insetti. Le restanti due sono prossime al trattamento. "Attendiamo un minimo rialzo delle temperature - dice Marconi - per procedere con la fase 3, ovvero il trattamento biologico a base di nematodi"
Sul fronte privato attualmente il comune di Grottammare ha ricevuto 10 adesioni mentre la prossima settimana verranno pianificati dall'assessorato in collaborazione con l'Assam gli interventi da porre in atto. "Alcuni privati - aggiunge Marconi - si sono rivolti alla ditta Ecoservice per il trattamento di 3 palme, ma continuiamo a ricevere adesioni, anche da persone che non abitano a Grottammare.
Il tallone d'achille tuttavia, fa sapere Marconi, resta la stagione estiva quando i coleotteri si riproducono ad una velocità spaventosa riuscendo, se non si è tempestivi, a distruggere la palma in poco più di due mesi. "Questo è il motivo che ci induce a controllare le nostre palme una ad una, grazie al supporto dell'Assam che dopo aver analizzato ciascun esemplare, laddove il responso è positivo, lo segnala tramite un cartellino informativo affinché successivamente i nostri operatori comunali possano effettuare le dovute mansioni previste". (ilquotidiano.it)
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