Servirebbe piu' ''serieta' e competenza'' nell'informare su costi e benefici del nucleare: lo afferma una nota degli Ecodem che contrappone i propri numeri alle ''falsita''' diffuse sull'accordo italo-francese. Primo falso, le minori scorie: ''Innanzitutto le quattro nuove centrali nucleari da 1,6 GW a tecnologia francese, da costruire nella penisola, la prima delle quali (secondo l'accordo) da ultimare entro il 2020, non produrranno meno scorie: questi impianti di III generazione consumano infatti oltre 30 tonnellate di uranio arricchito all'anno che inevitabilmente generano rifiuti radioattivi''. Secondo falso, la quota di produzione: ''E' stato affermato che le quattro centrali produrranno a regime il 25 per cento del consumo nazionale: un dato assolutamente falso. Infatti quattro centrali da 1,6 GW potranno al massimo produrre 45 TWh che oggi rappresentano solo il 13 per cento del consumo nazionale''. Terzo falso, la necessita' di avere una maggiore produzione di elettricita': ''Non e' assolutamente vero che l'Italia importa una grande quantita' di energia elettrica dall'estero, per lo piu' dal nucleare francese: dall'estero importiamo solo il 12,5 per cento dell'energia, e il dato interessante e' che ben l'80 per cento di quell'energia e' prodotta da fonti rinnovabili, e non dal nucleare''. Quarta ''falsita''', la spesa: ''Le cifre stimate per l'analoga centrale finlandese in costruzione sono raddoppiate rispetto alle previsioni. Occorrono 20 miliardi di euro per quattro centrali, 5 ad impianto - sottolinea la nota Ecodem -. Si tratta di numeri enormi che segnalano la necessita' di reperire anche risorse private non ancora identificate. Elementi che evidenziano indubbiamente la non convenienza di questo accordo che si ripercuotera' inevitabilmente sulle tasche dei contribuenti''. (ANSA)
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