Reti da pesca nei paesi tropicali vuote per meta' nel 2050. E' questa la prospettiva secondo uno studio che, tramite una simulazione al computer, ha previsto uno spostamento di 1.066 specie di pesci verso Nord, nell'Oceano Atlantico. La ricerca, pubblicata sulla rivista Fish and Fisheries e guidata da William Cheung dell'universita' della East Anglia in Gran Bretagna, e' la prima cosi' estesa che prevede l'impatto dei cambiamenti climatici sulle specie marine. I biologi marini hanno previsto che i pesci potrebbero migrare di 40 chilometri ogni dieci anni. Le conseguenze sarebbero disastrose per i pescatori dei Paesi tropicali e subtropicali che vedrebbero svuotate le loro reti. Ben piu' contenti, invece, i pescatori dei mari del Nord, che vedrebbero aumentati i pesci nei loro mari. L'invasione di nuove specie in ambienti diversi potrebbe pero' anche alterare seriamente l'ambiente marino e molte specie rischierebbero l'estinzione. ''E' necessario agire ora - ha dichiarato Cheung - per evitare danni irreversibili all'ecosistema marino e alla nostra societa'''.(ANSA)
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