Decidere di accendere la luce inviando un'e-mail, risparmiare il 30% sulla bolletta energetica di casa e tagliare i costi fino al 50% su quella degli uffici. Decidere di caricare lo spegnimento e di limitare i picchi di domanda di energia, azzerare i termostati nelle zone vuote di casa o scendere di 2 gradi (in media il 4%) per evitare l'emissione di 227 chilogrammi di CO2 all'anno. Sono soltanto alcune delle nuove frontiere dell'efficienza energetica e delle tecnologie di progettazione offerte dalla domotica: l'automazione per una casa intelligente. Se ne parlera' in un convegno, giovedi 12 febbraio nell'ambito di Casaidea, alla Fiera di Roma, promosso da Next domus e sponsorizzato dall'Ordine degli architetti di Roma. I prodotti per una casa intelligente si coniugano sia con la sfida ambientale che con la crisi economica: secondo Crestron Italia (curatrice a livello Usa di un libro verde, e partner della Next Domus) per i sistemi di illuminazione ''nel 2008 le vendite sono raddoppiate'' e per ''il 2009 la crescita sara' compresa tra il 30% e 50%''. Con gli strumenti di regolazione dell'illuminazione si puo' salvare fino al 29% di energia (19% con i sensori di occupazione e 21% di risparmio con la programmazione). E ci sono anche sistemi che incorporano un orologio astronomico per attivarsi in base alla durata del giorno (ritmo alba-tramonto). Per esempio, l'uso di diffusori di luce riducono i livelli del 10% (appena percettibile) e oltre a consentire un risparmio del 10% di energia allungano la vita del bulbo oculare. In 5 anni il risparmio potenziale e', con una riduzione del 10%, di 185 kg di CO2 e 79 kg di carbone, con una riduzione del 25% si tagliano 462 kg di CO2 e 197 kg di carbone, con un risparmio del 50% si evitano 925 kg di CO2 e 394 kg di carbone. (ANSA)
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