I fanghi del porto di Senigallia arriveranno a San Benedetto. Un provvedimento per tamponare l’emergenza escavo in attesa della cassa di colmata di Ancona destinata ad accogliere nel prossimo futuro la sabbia dei fondali della struttura portuale. Il provvedimento era nell’aria già dallo scorso dicembre, ma solo in questi giorni la Regione ha affinato il protocollo per la collaborazione dei due Comuni della costa adriatica.
Si tratta di portare direttamente nella vasca della Riviera delle Palme tra i 25 ed i 35 mila metri quadri di sabbia, un’operazione che consentirebbe di rendere accessibile il porto di Senigallia le cui sabbie non saranno utilizzate per il ripascimento della spiaggia sambenedettese. “Non credo sarebbe possibile - spiega infatti l’assessore all’ambiente Paolo Canducci - utilizzare questa sabbia per il ripascimento. La utilizzeremo, invece, per completare il riempimento della vasca di colmata, primo passo verso la realizzazione del terzo braccio del porto. Per quanto riguarda i tempi credo si tratti di cosa rapidissima dal momento che Senigallia ha le nostre stesse esigenze turistiche. In questo senso abbiamo dato la nostra disponibilità per questa importante operazione”.
L’intervento che, che ad ogni buon conto dovrebbe prendere il via tra poche settimane permetterebbe di risolvere la situazione di Senigallia, almeno in parte, e di dare respiro alla manovra di completamento del terzo braccio sambenedettese.
L’accordo, infatti, consentirà innanzitutto di dragare il canale che divide la darsena di Senigallia da quella che accoglie i pochi pescherecci che ancora lavorano davanti alla spiaggia di velluto e di rendere allo stesso tempo più accessibile l’imboccatura del porto. A San Benedetto, invece, verrà effettuato un grosso passo avanti verso la realizzazione del terzo braccio del porto, struttura attesa da tempo dalla marineria locale. Per il Comune di Senigallia seguirà l’intero progetto dell’escavo il geometra Silvano Simonetti. (corriereadriatico.it)
|