Ascoli Piceno - Incatenati all’abete rosso di via Barro, hanno bloccato il taglio dell’albero annunciato dall’assessore all’ambiente Claudio Travanti. Una volontaria del circolo locale di Legambiente e il rappresentante dell’associazione Terra Nostra hanno ostacolato, per adesso, l’abbattimento dell’albero piantato circa 45 anni fa. Intorno alle otto di ieri, un camioncino doveva procedere al taglio dell’abete. All’interno del giardino murato, uno dei pochi rimasti in città, hanno però trovato alcuni residenti, i rappresentanti di Legambiente, di Provincia Nova e di altre associazioni ambientaliste e culturali della città.
Con tanto di cartelli in mano, protestavano contro l’abbattimento dell’abete rosso che si trova in un angolo del giardinetto. "Anche la signora Francesca Cardarelli — ha spiegato Diana Di Loreto, presidente di Legambiente Ascoli —, la cui famiglia un tempo possedeva il giardino, ha scritto al sindaco diffidandolo a procedere con i lavori di sistemazione dell’area che comporterebbero il taglio dell’abete. Come è amministrata la nostra città? Dove sono i consiglieri comunali? Siamo in balia di un assessore che decide tutto a suo piacimento? Perché Travanti non dialoga con la gente che rappresenta?".
Secondo Legambiente, il progetto di sistemazione del giardino deve essere rivisto facendo sopravvivere l’albero. "Stamattina (ieri, ndr) — ha detto Paolo Prezzavento, vice presidente del circolo di Legambiente — l’assessore è venuto qui e noi speravamo in un confronto con lui. Invece, non ha parlato con nessuno. Volevamo fargli cambiare idea, ma giovedì tornerà con le autorizzazioni sanitarie necessarie, qui ci sarà un cantiere e non potremo avvicinarci".
"Quando si realizza un progetto, questo deve soddisfare il cliente. In questo caso la gente del quartiere non vuole quello che l’assessore intende fare nel giardino di via Barro — ha sottolineato, Nazzareno Galanti di Provincia Nova —. Gli amministratori devono tenerne conto". I rappresentanti della circoscrizione della Piazzarola dicono di aver raccolto circa duecento firme contro il taglio dell’abete e gridano: "Più idee e meno motoseghe!". Giovedì mattina si tenterà per la terza voglia di tagliare l’abete per poter effettuare i lavori di sistemazione della pavimentazione del giardino. Salvo altri impedimenti.
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