neoliberiste. E’ giunta l’ora di muoversi oltre
queste illusioni.
Le soluzioni vere alla crisi climatica oggi vengono costruite da coloro che hanno sempre protetto la Terra, da coloro che lottano ogni giorno per difendere il loro ambiente e le condizioni di vita. Dobbiamo globalizzare queste soluzioni. Per noi le lotte per la giustizia climatica e la giustizia sociale vanno insieme. E’ la battaglia per i territori, la terra e la riforma agraria ed urbana, la sovranità alimentare ed energetica, per l’acqua, per i diritti delle donne e dei lavoratori. E’ la battaglia per l’eguaglianza e la giustizia per i popoli indigeni, per i popoli del Sud Globale, per la redistribuzione della ricchezza e per il riconoscimento del debito storico ed ecologico dovuto dal Nord.
Contro gli interessi spersonalizzati e guidati dal mercato delle elite globali e contro il modello di sviluppo basato su una crescita senza fine, il movimento per la giustizia climatica reclamerà i beni comuni e metterà le realtà sociali al cuore della battaglia contro i cambiamenti climatici.
Rivolgiamo un appello a tutti – lavoratori, contadini, pescatori, studenti, giovani, donne, popoli indigeni e tutte le persone dal Sud e dal Nord che hanno questo a cuore, di unirsi nella battaglia comune per il futuro del nostro pianeta, delle nostre società, della nostre culture.
Sosteniamo la mobilitazione di Via Campesina del 17 Aprile 2009.
Sosteniamo la chiamata per una Giornata di Azione Globale in difesa della Madre Terra e dei Diritti Indigeni il 12 Ottobre 2009.
Rivolgiamo un appello perche si tengano mobilitazioni ed azioni diverse in ogni luogo, nel percorso verso, durante ed oltre le discussioni delle Nazioni Unite a Copenhagen e specialmente nella giornata globale di azione del 12 dicembre 2009 Copenhagen per esporre le loro illusioni e per costruire la nostra solidarietà nella lotta per la giustizia climatica.
Se faremo la scelte giuste e rigetteremo le loro false soluzioni, costruiremo un mondo migliore per tutti. (greenreport.it)
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