BERLINO - Dopo la deludente conferenza mondiale sul clima a Copenaghen la Germania accusa la Cina e gli Usa. ''La Cina non vuole guidare e gli Usa non sanno guidare'', ha detto il ministro dell'Ambiente Norbert Roettgen (Cdu) in una anticipazione dello Spiegel. ''I colloqui - cosi' il ministro - hanno toccato il fondo, quando la Cina si e' opposta addirittura ad una riduzione unilaterale da parte degli stati industrializzati dell'80% delle emissioni di Co2 entro il 2050. Ai cinesi non interessava la salvaguardia dell'ambiente, ma il suo impedimento''. Secondo Roettgen, ''l'elite politica degli Usa non e' in grado di trovare una maggioranza per la tutela del clima''. Dure critiche arrivano anche dal ministro allo Sviluppo, Dirk Niebel (Fdp), che accusa ''la Cina e gli altri paesi emergenti di essersi comportati come paesi in via di sviluppo''. ''La Germania - ha aggiunto in una intervista all'Hamburger Abendblatt di domani - vuole restare apripista'', ma non accettera' mai ''una semplice prosecuzione del protocollo di Kyoto''. Dal 31 maggio all'11 giugno a Bonn si svolgera' un incontro dei ministri che dovra' preparare la prossima conferenza internazionale in Messico, dal 29 novembre al 10 dicembre 2010. (ANSA)
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