HELSINKI (FINLANDIA) - Proprio oggi, in Finlandia, vari treni sono stati soppressi o sono arrivati in ritardo. Problemi dovuti all'inverno scandinavo? Niente affatto. I macchinisti sono entrati in sciopero. Al di là di questo fatto contingente, i treni finlandesi (e anche quelli degli altri Paesi scandinavi) sia in estate che in inverno corrono veloci come fulmini. Come spiega Carola Björklöf, dell'Ufficio stampa delle Valtion rautatiet (le ferrovie statali finlandesi): «In Finlandia i treni hanno problemi dovuti alle basse temperature in media solo per 3-5 giorni all'anno. Il 30% dei treni, in questi 3-5 giorni, accumula dei ritardi di circa cinque minuti. Ovviamente, la media comprende anche i treni a lunga distanza come - per esempio - la tratta tra Helsinki e la Lapponia (800-1.000 km). L'efficienza della rete ferroviaria è dovuta a molti fattori: un parco locomotive e carrozze quasi tutte nuove che hanno, comunque, una manutenzione e un controllo quotidiano di tutte le parti «critiche», vale a dire riscaldamento e porte; rotaie e linee elettriche sono state costruite tenendo conto dell'inverno, della neve e del gelo; tutti gli scambi sono riscaldati e durante i mesi invernali vengono puliti ogni giorno con speciali attrezzature. In sintesi: la rete ferroviaria viene tenuta costantemente sotto controllo».
POCHI PROBLEMI - Quando fa molto freddo, con punte di 20-30 e anche più gradi sottozero e la neve è superiore ai 15 cm, i (pochi) treni vecchi hanno qualche problema in più, come ci conferma la signora Björklöf: « In genere, vi sono problemi ai freni a alle porte che si aprono e chiudono automaticamente. Riguardo al Pendolino, costruito dalla Fiat, i problemi sono scarsi: basta ridurre la velocità per superarli». In Finlandia quello che avviene per i treni (quasi sempre puntualissimi) si ripete per gli autobus e la circolazione su strada. Nonostante le forti nevicate (in inverno quasi quotidiane) una efficientissima rete di spazzaneve si mette in moto e ripulisce strade statali e vie cittadine in poco tempo. (Paolo Torretta - ilcorriere.it)
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