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Grottammare - Scuola “Speranza”: un esempio di virtù nell’ambito dei progetti di raccolta differenziata. Ma qualcosa non quadra.
La scuola continua ad aderire alle iniziative comunali e regionali, con lo scopo di promuovere ed educare bambini e famiglie alla buona abitudine del differenziare i rifiuti. Tra questi, la partecipazione a importanti progetti come “Eco-schools” e non ultimo “Non buttiamo il nostro futuro nei rifiuti: insieme si può”.
La scuola è cosparsa di una moltitudine di cestini, ognuno adibito ad una specifica raccolta. Stessa procedura che si effettua nella mensa. E qui arriva il tasto dolente. Rispettando i parametri di salvaguardia ambientale, cosa ci sarebbe di più corretto che usare piatti di porcellana e stoviglie di metallo? Purtroppo però, ciò non avviene.
Nell’edificio culto e promotore nei bambini del rispetto ambientale, ogni settimana vengono utilizzati oltre duemila piatti, tremila stoviglie e mille bicchieri di plastica. Ovviamente non riciclabile.
Al di là dell’aspetto salutistico per i piccoli di mangiare della minestra bollente in un contenitore di plastica e l’utilità dei coltelli dello stesso materiale, non si può non notare l’aspetto contraddittorio relativo al riciclo.
Durante la mensa, che si consuma divisa in due turni da lunedì a venerdì, solo i sacchetti per la plastica vengono riempiti fino all’orlo. Praticamente inutili i sacchetti per il materiale riciclabile, che consiste solo nell’involucro delle posate e il contenitore del pane, e di poco più utile quello della raccolta dell’umido.
Ma a cosa è dovuta questa defiance? A quanto pare il Comune non può permettersi di acquistare piatti di porcellana e altro materiale per il servizio mensa. Situazione che si risolverà, a detta del sindaco Merli, con la realizzazione del polo scolastico, dove verrà istituito un servizio mensa che soddisferà tutte le scuole della città. A breve inizieranno i lavori ma ci vorrà almeno un anno perché il servizio inizi a operare. Intanto si continua a consumare plastica, per colpa dei grandi, e a guadagnare premi sull’ambiente, per merito dei piccoli. (Francesca Poli - corriereadriatico.it)
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