Copenaghen: punti accordo, no cifre sulla CO2 ma solo su soldi

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Sabato, 19 Dicembre 2009

 

COPENAGHEN - Sul clima accordo senza numeri, resta solo l'obiettivo di limitare il riscaldamento a 2 gradi e il fondo da 30 miliardi di dollari come risorse immediate (2010-2012) e da 100 miliardi di dollari l'anno entro il 2020. I punti restano 12, scompare l'obiettivo 2016 di 1,5 gradi che accontentava le piccole isole, e appare il 2015 come data utile per completare il processo e implementare l'accordo. A pagare saranno sempre i paesi sotto il Protocollo di Kyoto che dovranno aumentare la loro quota di riduzione delle emissioni. Per tutti i paesi ricchi invece, azioni individuali o collettive di riduzione al 2020. Ecco il testo: - 12 punti - 2 gradi l'aumento massimo della temperatura media (scompare ogni riferimento alla riduzione globale del 50% al 2050, e qui vince la Cina) - fondo da 30 miliardi di dollari per il triennio 2010-2012 e da 100 miliardi di dollari l'anno entro il 2020 - riduzione delle emissioni da parte di tutti i paesi ricchi al 2020. Le cifre dovranno essere definite entro il primo febbraio 2010 - per i paesi in via di sviluppo attuare azioni di mitigazione in base alle loro specifiche caratteristiche nazionali. Ogni due anni questi paesi dovranno fare rapporto sui risultati degli interventi - completamento e implementazione entro il 2015. Il documento contiene anche le griglie dove i paesi devono mettere i target ma anche delle tabelle che riguardano gli impegni approvati o dichiarati dai singoli stati. L'Europa e' l'unica ad avere una legge. Per quanto riguarda i 'fast start', cioe' le risorse economiche da subito disponibili, una tabella riassume la situazione: 10,6 miliardi di dollari dall'Ue; 11 miliardi di dollari dal Giappone e 3,6 miliardi di dollari dagli Stati Uniti. (ANSA)

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