La Commissione municipale per lo sviluppo e la riforma di Pechino ha annunciato un progetto per aumentare del 24% il prezzo dell'acqua per scoraggiare le utenze domestiche a sprecare questa risorsa sempre più scarsa nella capitale cinese.
A novembre l'amministrazione municipale aveva già aumentato del 48,6% il prezzo dell'acqua utilizzata da utenze non domestiche.
Secondo il nuovo piano idrico, il prezzo dell'acqua per le famiglie di Pechino dovrebbe salire dagli attuali 3,7 yuan (54 centesimi di dollaro) à 4,6 yuan (67 centesimi di dollaro).
Il governo sovvenzionerà le famiglie a basso reddito per fare in modo che questo aumento di prezzo non le colpisca troppo, intanto il municipio sta preparando una riunione pubblica per il 16 dicembre dove esporrà le ragioni dell'aumento del costo dell'acqua.
La Cina sta realizzando enormi "fiumi" artificiali per trasportare l'acqua da regioni che ne hanno ancora relativamente in abbondanza verso la metropoli sempre più assetata. Negli ultimi 5 anni, soprattutto in preparazione delle olimpiadi del 2008, Pechino ha investito oltre 4 miliardi di yuan per la salvaguardia delle risorse idriche e in un colossale programma di approvvigionamento.
Ma la situazione idrica a Pechino è comunque preoccupante: negli ultimi anni i 17 milioni di abitanti della capitale cinese si sono dovuti spesso confrontare con la scarsità d'acqua. Attualmente la disponibilità di acqua in città è di 300 metri cubi pro-capite all'anno, molto al di sotto della soglia di allarme di 1.000 m3 riconosciuta a livello internazionale, lontanissima dai consumi occidentali. (greenreport.it)
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