Il Giappone rischia di essere devastato da inondazioni record entro la fine del secolo, con danni annuali per oltre 65 miliardi di euro, se non saranno prese misure decise contro il riscaldamento climatico. Secondo un rapporto presentato dall'Istituto Nazionale per gli Studi sull'Ambiente, l'arcipelago nipponico potrebbe vedere la superficie delle sue spiagge dimezzata nel giro di pochi decenni, a causa dell'innalzamento record del livello del mare. Nello scenario simulato, le spese a carico dello Stato dopo le devastazioni di inondazioni torrenziali potrebbero arrivare a 8.700 miliardi di yen ogni anno, contro un massimo di 1.000 miliardi di yen spesi adesso nelle occasioni piu' gravi. Allo stesso modo, senza un radicale abbattimento delle emissioni nocive in tempi relativamente brevi, potrebbe scomparire il 68% di tutte le foreste di faggio presenti nel Paese rispetto ai livelli del 1990. Sulla base dell'intesa siglata nel 1997 a Kyoto, il Giappone - seconda economia mondiale e quinto Paese inquinante per volume seconda economia mondiale e quinto Paese inquinante per volume di gas serra - e' chiamato a tagliare del 6% le proprie emissioni dai livelli registrati nel 1990 tra il 2008 e il 2012. (ANSA)
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