Prevede grande sisma ma fa cilecca: denunciato

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Giovedì, 2 Aprile 2009

 

L’AQUILA -- La previsione aveva messo in allarme mezz'Abruzzo. La fonte d'altronde era affidabile: un tecnico del Laboratorio nazionale del Gran Sasso, Giampaolo Giuliano, sosteneva di aver inventato un metodo in grado di prevedere i terremoti. Ebbene, secondo lui un sisma disastroso avrebbe dovuto devastare Sulmona e dintorni fra domenica e lunedì. E invece nisba...
Per fortuna la previsione, che aveva scatenato la psicosi collettiva, non si è avverata. E dire che la questione del profeta dei terremoti aveva costretto persino la commissione grandi rischi della Protezione civile a riunirsi in fretta e furia «per rassicurare la popolazione che non c’è alcun pericolo in corso», che «la situazione è monitorata ora per ora» e che «non è possibile prevedere in alcun modo il verificarsi di un sisma». Ed era toccato addirittura all'inviperito responsabile nazionale della Protezione civile, Guido Bertolaso smentire «gli imbecilli che si divertono a diffondere notizie false», chiedendo una punizione esemplare.
Detto, fatto: Giuliani si è beccato una denuncia per procurato allarme. Il suo metodo basato sull’analisi del gas Radon sprigionato dalla crosta terrestre (che, detto fra noi, è radioattivo) si è rivelato un flop. Ma per due giorni a Sulmona è stato lo stesso il finimondo.
Dopo la scossa di terremoto di domenica mattina, che faceva parte di uno sciame sismico di oltre 30 piccoli movimenti tellurici registrati nell'ultimo mese, il sindaco della città Fabio Federico ha ricevuto una telefonata di Giuliani che annunciava l'arrivo di un terremoto devastante e disastroso per le ore successive.
"Realtà o pazzia? - si è chiesto il sindaco -, faccio scattare o no il piano d'emergenza?". Intanto la notizia si è diffusa in città scatenando il panico: gente in strada con i materassi, chiese evacuate, famiglie radunate nelle palestre. Ma nelle successive 48 ore, il "Big one" dell'Aquilano non è arrivato.
A dire il vero ci sono state alcune piccole scosse - anche stamattina 1,8 gradi della scala Richter - ma nient'altro. La gente, ogni volta è rimasta col fiato sospeso. Ma il "profeta" del mega-terremoto pare aver sbagliato qualche conto. (scienze.tv)


PS Sono dell'avviso che telefonando al Sindaco della città il Sig Giuliano, abbia fatto il suo dovere di ricercatore e di osservatore, per cui non ritengo appropriata la denuncia per procurato allarme. Se avesse telefonato alla stampa locale sarebbe stata un'altra cosa!

 

PPS: Certamente esiste un modo per prevedere i terremoti ma a noi esseri umani per il momento è  sconosciuto. Segue un articolo apparso su Repubblica il 29 Dicembre 2004:

Lo tsunami risparmia gli animali Hanno sentito l'onda in anticipo
YALA NATIONAL PARK (SRI LANKA) - I soccorritori che sorvolavano oggi il Parco Nazionale di Yala, nello Sri Lanka sud-orientale, si sono stupiti oggi di non aver trovato cadaveri di animali. Nella zona, una riserva di grande bellezza frequentata da molti turisti, lo tsunami ha causato almeno 200 morti, tra i quali 40 turisti stranieri. Dall'elicottero un fotografo dell'agenzia Associated Press ha documentato il tremendo impatto dell'acqua, ma anche l'inattesa presenza di molti animali.
Secondo alcuni esperti del comitato scientifico della riserva naturale, gli animali potrebbero aver percepito in anticipo l'arrivo del maremoto e si sarebbero quindi rifugiati nelle zone più alte. Il fotografo ha riferito di aver visto molti elefanti, bufali, gazzelle e altri animali, ma nessuna carcassa.
Nel parco, che si trova sulla costa orientale dello Sri Lanka, 300 chilometri circa a sud della capitale Colombo, l'acqua ha distrutto hotel, sradicato alberi e capovolto autovetture. Silva Wijeyeratne, il gestore dell'hotel Jetwing Eco Holidays, completamente distrutto dal maremoto, conferma l'ipotesi dei ricercatori.
"Purtroppo continuiamo a trovare cadaveri di esseri umani, ma non siamo ancora incappati in una sola carcassa di animale. Potrebbe essere la conferma di una cosa che ho sempre osservato, che gli animali hanno un sesto senso per prevenire i cataclismi naturali".
Yala è la più grande riserva naturale dello Sri Lanka, una delle mete di punta del turismo naturalista, dove vivono oltre 200 elefanti asiatici, coccodrilli, bufali d'acqua, diversi primati e la maggiore colonia asiatica di leopardi.

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