Novico: il cobalto sorvegliato speciale

Aggiorna la pagina

 

Lunedì, 31 Agosto 2009

 

Ascoli Piceno - Il taglio dell’energia elettrica per morosità nei pagamenti e l’esaurimento delle scorte di carburante che viene utilizzato per alimentare il generatore il quale ha la funzione di tenere bassa, circa 20 gradi, la temperatura della fonte radioattiva che si trova all’interno della Novico, hanno determinato ieri una situazione di forte preoccupazione.

La fonte contenente cobalto - un isotopo radioattivo di elevata pericolosità per la salute dell’uomo in quanto emette raggi gamma - utilizzato per sterilizzare le siringhe che l’azienda produceva fino a qualche tempo fa, hanno fatto scattare ieri mattina l’allarme in quanto si temeva che il blocco dell’azione di raffreddamento potesse far alzare pericolosamente la temperatura. Uno dei sindacalisti dell’azienda ascolana ha fatto presente al dottor Ciro Re, dirigente della Digos della Questura di Ascoli, la situazione che si era venuta a determinare a seguito dello stop del generatore, per mancanza di carburante, avvenuto nella tarda serata di venerdì scorso, che teneva in temperatura il cobalto.

A loro volta i carabinieri che si trovavano in servizio nell’azienda - coinvolta nei giorni scorsi dall’occupazione di sei dipendenti per protestare contro la ventilata possibilità di chiusura della stessa - si sono premurati di avvertire i vigili del fuoco che fra le varie attività di loro competenza svolgono sistematicamente anche il controllo della radioattività sul territorio.

Il dottor Re, dopo essersi consultato con la Prefettura, si è rivolto al Centro Nazionale Energia Nucleare ponendo il quesito riguardante la pericolosità della fonte radioattiva dal momento in cui non è stato più possibile mantenere la temperatura nei limiti che sono previsti in materia dalla legge.

Il Centro, nel giro di qualche ora, ha inviato via fax una prima relazione tecnica in cui si riportava che al momento non esiste alcun pericolo in quanto per una decina di giorni il cobalto contenuto nella fonte non avrebbe subito alcuna deformazione. Però, trascorso tale periodo, sarebbe stato indispensabile effettuare degli interventi specifici per evitare che la radioattività si propagasse nell’atmosfera.

Lunedì prossimo o al massimo martedì il parere del Cnen verrà formalizzato con un documento ufficiale.

Si è quindi provveduto a contattare il commissario liquidatore della Novico Volpi - l’azienda è in amministrazione controllata - il quale ha assunto formale l’impegno che lunedì prossimo provvederà ad effettuare il rifornimento di carburante necessario per riattivare il generatore che mantiene la temperatura della fonte radioattiva attorno ai 20 gradi.

Anche il sindaco Guido Castelli si è premurato per avere un quadro completo della situazione. “Ho interpellato tecnici e persone responsabili - ha detto il primo cittadino ascolano - affinchè mi dessero una visione precisa e rassicurante su quanto sta accadendo alla Novico dopo che si è fermato il generatore. Da tutti ho ricevuto l’assicurazione che non esiste alcun pericolo immediato. Il commissario liquidatore ha dato assicurazione che procederà a rifornire l’azienda del gasolio necessario per far tornare a funzionare il generatore. Seguirò l’evolversi della vicenda con particolare attenzione ma ho potuto rilevare che tutti, dalle forze dell’ordine alle varie istituzioni cittadine, si siono mossi con tempestività e determinazione”. (Sandro Conti - corriereadriatico.it)

Visione ottimizzata 1024x768 pixel

Imposta come tua

"Pagina iniziale"

di Internet Explorer

Webmaster

Disclaimer

by meteorivierapicena.net