San Benedetto del Tronto - Venerdì mattina, giorno di mercato. Il tour inizia proprio da piazza San Giovanni. Sul lato est ci sono due file di bidoni, sono pieni, ma fuori, non c’è quasi nulla.
Va peggio dall’altra parte della piazza, ad ovest su via San Martino. Lì i cassonetti sono colmi e fuori iniziano a vedersi i primi sacchetti di rifiuti, preludio di una situazione che, da lì a qualche ora, peggiorerà esponenzialmente. Ci sono dei commercianti su quel lato: “E’ una continua processione – ci dicono – la gente che viene dal quartiere delle gabbianelle viene a buttare l’immondizia qui a qualsiasi ora”.
Andiamo avanti, verso sud e arriviamo in via Giovanni XXIII. La strada è servita per metà. La parte a ovest di via Curzi non ha bidoni quella ad est si. E alle 10 del mattino sono pieni. Anche qui iniziano a vedersi i primi sacchetti appoggiati in strada, di fianco ai cassonetti. Ed anche qui non regna l’entusiasmo. “Dall’inizio del conferimento alle gabbianelle – spiegano alcuni residenti della vicina via Balilla – non passa giorno senza immondizia in terra”. E ancora in via Piemonte, a ridosso del ponte sull’Albula. Ci sono tre bidoni, due per il multi materiale, uno per la carta ed il cartone. Presi d’assalto anche quelli dagli orfani delle gabbianelle.
Chiedere in giro per credere. Tra commercianti e residenti gli aggettivi si sprecano per quello spettacolo. Il più gentile è “indecoroso” e ad assistere a certe scene non si può di certo dargli torto. Numerose anche le segnalazioni pervenute alla nostra redazione in merito a tutto l’affare gabbianelle: “C’è malcontento – spiega Giancarlo Gentili –, un malcontento che forse doveva venire fuori fin da subito. Un progetto come questo andava bocciato in fase di presentazione. Chi e perché ha approvato questo progetto? Quanto è costata tutta questa operazione e chi ne dovrà rispondere?”.
Domande che meritano una risposta, soprattutto sui costi che rientrerebbero nell’ambito dell’appalto della Picena Ambiente, condizionale d’obbligo perché in merito nessuno si è espresso né in fase di presentazione né all’effettivo avvio del programma.
Fanno discutere intanto, in centro, le dichiarazioni dell’assessore Canducci in difesa delle gabbianelle: “Nessuno chiede di censire gli orari dei residenti – spiegano dal centro – ci mancherebbe anche questo. E’ evidente però che questa trovata è poco pratica e i fatti lo stanno dimostrando pienamente. E’ inutile continuare a fornire le percentuali. Se mezzo centro va a buttare l’immondizia nei cassonetti fuori dal perimetro, diminuisce il carico di immondizia in centro ed è naturale che aumenti la percentuale di raccolta differenziata”. (Emidio Lattanzi - corriereadriatico.it)
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