Alba Adriatica - Sulla striscia di mare che va da Alba Adriatica a Tortoreto Lido, all'indomani della "notte bianca" di Ferragosto si è trovato di tutto.
In spiaggia bottiglie di vetro e di plastica abbandonate sulla battigia, profilattici, scarpe d'ogni tipo, ciambelle, tizzoni di fuoco appena spenti e indumenti inservibili d'ogni sorta. Ma quel che è più grave, come uno schiaffo alla povertà, anche una pagnotta di pane. Si parla tanto di crisi?
Quale crisi permette, oggi come oggi, di buttare all'aria, o per meglio dire, a ridosso della riva del mare, una triste e non più rigogliosa pagnotta di pane? Pur sapendo che ogni giorno, per la fame, in tutto il mondo,muoiono diecimila bambini. La serie di rifuti è sparita nelle prime ore del giorno dopo.
Quanti trattori a mare e camion dei due comuni adriatici hanno ripulito tutto, per dar modo, successivamente, ai "veri" bagnanti di godersi una felice vacanza. Un cambio della guardia, che non ha dato modo ai secondi di conoscere i primi, che indisturbati sono tornati nelle rispettive abitazioni senza alcuna ripercussione per il loro comportamento.
Per non parlare degli altoparlanti delle auto, che vanno su e giù per il lungomare facendo la pubblicità con il volume a tutto spiano. Chi li controlla? Nessuno. Puntuali, inoltre, arrivano gli schiamazzi notturni, oltre, naturalmente, ai 'fracassoni', che sono all'ordine del giorno. Frotte di ragazze e ragazzi che a notte alta, un pò alticci, alla faccia del proibizionismo, urlano e cantano stonati.
Rompendo, inoltre, tutto ciò che trovano sulla loro strada, specialmente i rami delle palme, mentre alle autovetture in sosta producono danni a volte irreparabili. Vuol essere una lamentela pubblica, ma l'auspicio è che qualcuno si attivi affinchè tutto ciò possa essere almeno limitato. (Stefania Mezzina - ilquotidiano.it)
|