La Riviera ha fatto... BOOM !

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Martedì, 18 Agosto 2009

 

“La Riviera ha fatto boom”, strillano cubitali le locandine del post-ferragosto. Si capisce di quali boom si parli, gli unici in grado di eccitare i sensi di amministratori, commercianti, albergatori, esercenti: numeri, presenze, turisti, vacanzieri, manna per insaziate tasche di note categorie, gloria imperitura di amministratori incapaci di guardare oltre i propri nasi.

Senonchè proprio a ferragosto ha fatto boom pure il depuratore, e chiare fresche dolci acque al parfum de merde e liquami marrone hanno omaggiato Grottammare alla foce del Tesino.

‘Mbè? Per le penne locali ciò che conta è che “i bagnanti, per fortuna non sono stati coinvolti e non si sono accorti di nulla” (sic!). Tutto a posto, show must go on. Tanto alla puzza, che ancora c’è, si fa presto il naso. E: “Sarebbe stato un bel guaio rovinare la festa più attesa dagli operatori della balneazione e dagli albergatori”. [Proprio così: non è un guaio il mare inquinato, né la tristezza di questa acquitrinosa riviera di cemento e massi. No, il guaio sarebbe stato rovinare la festa ad albergatori e (secondariamente) turisti].

Ma sono cose che capitano.

Capitano quando amministrazioni locali dall’autocelebrazione facile, solerti interpreti degli interessi di categorie dalla voce grossa, lavorano sulla quantità e mai sulla qualità, portatori di una cultura del turismo degna dei film di Boldi e De Sica figlio.

Capitano quando al feticcio del pienone ad ogni costo si sacrificano ambiente e qualità del vivere civile. Quando si sfida il comune buon senso nonché la legge della impenetrabilità dei corpi pur di inzeppare centri abitati e lungomari di mercati e mercatini, festediquartiere, stands di merci vaghe, garediballo, bagnidigruppo, maghemagò, animazioni per vacanzieri in regressione cerebrale, bande, complessi di veri Pooh e falsi Pooh, megaconcerti con neve finta (!) e pubblico di sbronzi vaganti.

Quando le amministrazioni, interpretando con ignorante astuzia il diritto al divertimento e al relax, elargiscono licenze per “eventi” fracassoni su spiagge o in centro-città; per becerissime notti bianche e infiniti fuochi artificiali alle 4 del mattino e infiniti fuochi artificiali oltre la mezzanotte di dovunque e di quasi ogni notte (la durata, è noto a tutti tranne che agli amministratori, è un moltiplicatore di rischio); emanano demenziali ordinanze e deroghe regala-decibel per far casino fino all’alba e chissenefrega se qualche originale fra residenti e turisti userebbe la notte, che assurdità, anche per dormire e/o riposare. TOLLERANO TUTTO. Coi titolari di chalet, quei poveracci da 5/10.000 euro annui, costretti sbarcare il lunario adescando turisti con happy hour e animazioni e alcol e musica a palla e feste e ricchi premi e cotillons…

E di tutto e di più, perché con la grancassa della addomesticata stampa locale si possano sparare deliranti cifre di presenze, eccessive perfino per Woodstock e adunate papali. Che importa scadere sempre più nella barbarie, in nome del pienone e di una subcultura ignorante e fracassona di cui le nostre amministrazioni sono portabandiera.

Così si fa boom. Fa boom il depuratore che spara meritatamente la sua merda in acque dove il divieto di balneazione “già esiste per 150 mt lineari a nord e a sud della foce del corso d’acqua” [così chiosa l’ineffabile cronista, senza chiedersi o chiedere a chi di dovere – da giornalista, giacchè c’è - perché sul posto manchino evidenti cartelli in tal senso…Ah già, sarebbe poco “turistico”].

Fa boom il caffè che al centro di SBT passa a costare un euro.

Fa boom la paralisi totale del traffico, di giorno, di sera, di notte.

Fanno boom i malaccorti turisti che non si sono portati cuffie antiacustiche per soggiornare nella più fracassona e invivibile delle riviere. Dove, auguriamo a noi e a loro, magari non torneranno più.

Ma sindacogaspari si fa intervistare per ammonire estasiato e ingordo: “La città deve diventare più grande” (sic). (Sara Di Giuseppe)

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