San Benedetto - A seguito dell’espandersi, nel pomeriggio di ieri, di una macchia di colorazione marrone nella zona a nord della foce del Tronto (nel tratto antistante Porto d’Ascoli)
che ha suscitato comprensibile e naturale preoccupazione tra i bagnanti, l’assessore provinciale al Turismo, Bruno Gabrielli, ha prontamente sollecitato l’intervento dei tecnici dell’Arpam per i rilievi del caso.
Dall’analisi effettuata dal Dipartimento provinciale ARPAM di Ascoli Piceno risulta che la colorazione delle acque marine interessate è determinata esclusivamente da una fioritura “microalgale monospecifica” di “Raphidophyceae”ascrivibile alla specie “Fibrocapsa japonica”.
“Si tratta di un fenomeno che tinge le acque di una colorazione marrone e conferisce loro una consistenza oleosa – spiega il direttore del “Dipartimento provinciale di Ascoli Piceno” dell’ARPAM, dott. Angelo Goglia - ma che non è tossica per l'uomo e pertanto non pregiudica la balneabilità delle acque e non comporta rischi igienico sanitari.
Da qualche anno durante il periodo estivo alcuni tratti della costa adriatica sono interessati da fioriture di quest'alga, la cui presenza era stata peraltro segnalata nei giorni scorsi a sud della foce del Tronto – aggiunge il dott. Goglia - la fioritura si verifica in presenza di condizioni ambientali favorevoli quali mare calmo, alte temperature, irraggiamento, ed apporto di nutrienti.
In genere tale fenomeno è destinato a perdurare fino a quando una mareggiata determina il ricambio delle acque. Ma già questa mattina, la macchia algale si è in gran parte dissolta e il mare in quel tratto non presenta più la colorazione marrone”.
PS: è proprio per
le motivazioni elencate anche dal Dott. Goglia che
personalmente ritengo sia più consono affermare che
si tratta più di un problema di eutrofizzazione
(cioè un'eccessiva abbondanza di sostanze nutritive
in ambiente acquatico) che atrofizzazione delle
acque, per cui una fioritura algale logicamente può
essere considerata un evento naturale, spesso però è
la conseguenza di una causa non necessariamente
naturale. Anzi! L'eccessiva presenza di fosfati,
nitriti, nitrati, ecc. nell'acqua di mare,
l'eccessiva ossigenazione, l'acidificazione e
l'aumento anomalo della temperatura non credo
possano definirsi "eventi naturali". Anche la morte
di un essere umano è un evento naturale, che è
sempre preceduta dall'arresto cardiaco che a sua
volta, in alcuni casi, è la conseguenza di un
infarto. (Riego Gambini)
|