E' ormai chiaro che ''il cambiamento climatico sta gia' avendo un impatto maggiore di quanto la maggior parte di noi scienziati avesse anticipato. Per questo e' vitale che la risposta internazionale per taglio emissioni e adattamento sia piu' rapida e piu' ambiziosa''. Ad affermarlo e' Jean-Pascal van Ypersele, dell'Universita' cattolica di Lovanio (Belgio) e neo-eletto vice presidente dell'Ipcc, che ha partecipato al nuovo dossier del Wwf diffuso oggi dal titolo ''Cambiamento climatico: piu' veloce, piu' forte, piu' vicino'' in cui l'associazione rilancia l'emergenza clima mettendo in fila tutti i nuovi studi che testimoniano che i cambiamenti sono piu' veloci di quanto la scienza avesse previsto. E cosi' dall'Oceano Artico che anticipa di 30 anni le perdite della calotta alla siccita' galoppante nel Mediterraneo, ai cicloni piu' intensi e violenti. Il Wwf si appella quindi all'Ue ''perche' adotti un target di riduzione delle emissioni di almeno il 30% entro il 2020 rispetto ai livelli del 1990, riduzione da realizzare entro i confini dell'Europa invece che affidandosi pesantemente alle compensazioni per i progetti all'estero''. ''Questa lucida panoramica evidenzia quanto sia cruciale che i ministri dell' Ambiente Ue - ha detto Tina Tin, climatologa e autrice del report - si impegnino per un pacchetto clima ed energia forte e decisivo, in grado di assicurarci un futuro a bassa emissione di carbonio''. (ANSA)
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