OMS/FAO: parte azione globale per la difesa della salute e del cibo

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Giovedě, 16 Ottobre 2008

 

Prende il via un'azione globale per valutare l'impatto del riscaldamento globale sulla salute e sulla disponibilita' di cibo e acqua; organizzazioni internazionali come Fao, Organizzazione Mondiale della Sanita' (Oms) e l'Agenzia europea per la sicurezza del cibo (Efsa) si sono incontrate oggi a Roma per gettare le basi di iniziative volte a mitigare il piu' possibile gli effetti dell'aumento della temperatura, stimato solo per l'Europa fra 2,3 e 6 gradi per la fine del secolo. Riduzione della produzione agricola nell'area del Mediterraneo, dell'Europa sudorientale e in Asia centrale, comparsa di nuove malattie, parassiti e infezioni alimentari sono tra le minacce maggiori. Accanto a queste la scarsita' di acqua, che si prevede possa far salire fino a 44 milioni entro il 2080 il numero delle persone minacciate da questo problema in Europa e in Asia centrale. In Italia le regioni a rischio sono Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna.
''Siamo gia' al lavoro'', ha detto la responsabile della divisione su Cambiamento globale e salute dell'Oms, Bettina Menne. L'obiettivo e' mettere i sistemi sanitari di ciascun Paese in grado di affrontare con interventi appropriati le nuove situazioni che si potranno determinare, dalla comparsa di nuove malattie alle inondazioni. ''Interventi che finora sono stati considerati marginali sono destinati a diventare centrali'' e in alcuni casi sara' anche necessario adattare l'organizzazione interna degli ospedali. Per il direttore della divisione Nutrizione e protezione dei consumatori della Fao, Ezzedine Boutrif, ''la prima cosa da fare e' cominciare a raccogliere dati reali e attivare sistemi di sorveglianza per affrontare il problema nel modo piu' efficiente''. Tra le malattie che nei prossimi decenni potrebbero diventare molto piu' comuni di quanto non lo siano oggi, ci sono virus del bestiame trasmissibili all'uomo, come quelli dell'epatite E e della febbre della Rift Valley. In agguato anche infezioni causate da batteri, come salmonella, yersinia, listeria e leptospirosi. ''I rischi - ha proseguito Boutrif - saranno ugualmente distribuiti in tutto il mondo, anche se si manifesteranno con differenze locali. In generale il cambiamento climatico avra' conseguenze sulla salute animale cosi' come su quella umana e sulla sicurezza dei cibi''. La scommessa, ha aggiunto, ''e' mitigare questi effetti attivando programmi nazionali''. Anche il presidente del comitato scientifico dell'Efsa, Vittorio Silano, e' convinto che siano necessari sistemi di raccolta dati e monitoraggio locale, soprattutto perche' ''il cambiamento climatico e' un problema globale, ma produrra' effetti diversi in territori diversi''. Ospite d'onore dell'incontro Giovanni Berlinguer, per il quale ''i cambiamenti climatici in corso richiedono l'adeguamento dei servizi sanitari'', ma soprattutto ''e' necessario attribuire alla salute un valore intrinseco e non utilitaristico''. (ANSA)

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