Hawaii: le nuove specie in pericolo

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Domenica, 5 Ottobre 2008

È necessario un approccio olistico al problema dell’estinzione delle specie animali e vegetali»: così la pensa il Segretario degli Interni hawaiano Dirk Kemptohorne. E così questa volta lo stupendo arcipelago del Pacifico richiama l’attenzione, non per le su bellezze naturali ma paradossalmente per essere un laboratorio dell’estinzione.

UN CRITERIO DIFFERENTE - Il Governo Federale delle Hawaii propone dunque un diverso approccio all’ecosistema e prospetta l’idea di aggiungere 48 nuove specie nella lista di quelle in

pericolo, da troppo tempo ferma. L’Endangered Species Coalition valuterà la sensatezza della proposta entro un anno, ma in tutti i casi un approccio più completo e severo al problema dell’impoverimento della diversità biologica è considerato positivamente da molto esperti. Tra le specie suggerite per l’aggiornamento dell’elenco ci sono 45 piante, due uccelli e un insetto e tutte vivono nell’isola hawaiana di Kauai.

AKIKIKI E AKEKEE - Così si chiamano i due pennuti minacciati di estinzione, di cui rimangono rispettivamente 1.400 e 3.500 esemplari. Secondo George Fenwick, presidente dell’American Bird Conservancy, i due tipi di uccelli sono assolutamente da proteggere ed è un dovere morale fare qualsiasi cosa per tutelarne la sopravvivenza. Attualmente l’arcipelago pacifico conta 329 elementi nella lista delle endangered species e in particolare l’isola di Kauai risulta la più colpita dal fenomeno dell’estinzione, anche considerato che si tratta di un territorio particolarmente ricco di biodiversità.

PERCHE’ LE HAWAII - Da quando è entrata in vigore la legislazione per la tutela delle specie in pericolo, la maggior parte degli esemplari animali e vegetali che sono scomparsi per sempre dalla faccia della Terra appartenevano all’arcipelago hawaiano. Difficile determinare le ragioni, anche perché nell’immaginario comune queste isole sono un paradiso immacolato dove la civiltà non ha ancora fatto sufficienti disastri. Eppure la flora originaria ha subito un processo inarrestabile di declino e si pensa che le più celebri estinzioni della storia (come quella del sandalo dal legno odoroso) siano da addebitarsi alla costante urbanizzazione, alla coltivazione intensiva e alla massiccia invasione di piante infestanti. (Emanuela Di Pasqua - corriere.it)

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