Arsenico e altri veleni in bacini di 6 regioni

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Domenica, 30 Marzo 2008

 

Recenti ricerche di geochimica ambientale commissionate dalle Arpa locali, in qualche caso dall'Enea o dall'Irsa e dall'Ise del Cnr, ''hanno individuato in alcuni bacini acquiferi impiegati a fini potabili e irrigui in regioni come Friuli, Lombardia, Toscana, Lazio, Campania e Sicilia, la presenza di elementi tossici in concentrazioni basse (in particolare arsenico, fluoro, selenio, vanadio) ma superiori a quelle consentite dalla normativa vigente della comunita' europea'': questo quanto afferma Luciano Bullini, docente di ecologia all'Universita' La Sapienza di Roma e accademico dei Lincei, presentando le conclusioni del convegno ''Acque interne in Italia: uomo e natura'' organizzato oggi dall'Accademia dei Lincei. Secondo Bullini ''risulta quindi urgente una valutazione preventiva della salubrita' delle acque potabili, basata sulla creazione di un inventario completo delle risorse idriche con dati aggiornati sulla loro ubicazione, entita' e qualita' e soprattutto sulla presenza di questi tossici a bassa concentrazione ma di uso quotidiano''.

Bullini ha ricordato gli effetti nocivi che l'arsenico puo' avere sulla salute e il fatto che l'Organizzazione mondiale della sanita' ha stabilito di abbassare a 10 microgrammi per litro la concentrazione massima ammissibile. Secondo l'accademico dei Lincei in Italia sussistono condizioni geochimiche favorevoli all'insorgenza di anomalie nella concentrazione di arsenico e di altri inquinanti nelle acque, specialmente in zone vulcaniche come i Castelli Romani, la Toscana, la zona vesuviana di Napoli, la Sicilia Etnea e la Lombardia, zone minerarie (specie di pirite, come in provincia di Grosseto) ed occorre intervenire per trovare bacini alternativi non tossici oppure depurare le acque. Secondo quanto emerso dal convegno inoltre, le autorita' locali hanno emanato deroghe alla normativa, consentendo l'impiego di acque con concentrazioni in alcuni casi anche cinque volte superiori a quelle consentite. (ANSA)

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